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  • La linea del Brescia| Sfoltire, e poi i rinforzi

    La linea del Brescia| Sfoltire, e poi i rinforzi

    Il Brescia è a Storo, ma non è ancora il Brescia che da fine agosto affronterà il campionato di serie A. Beppe Iachini si ritrova fra le mani una squadra in divenire: problema comune più o meno a tutti i suoi colleghi. Il tecnico biancazzurro ha una sola certezza: la sua porta è blindata.

    SE L'OBIETTIVO stagionale (non ci sono dubbi) è la salvezza (possibilmente tranquilla), fra i pali i valori sono da Europa. Il ritorno di Matteo Sereni, che ha salutato il Torino e la serie B per la piazza in cui ha disputato la sua annata migliore (487 minuti di imbattibilità in A nel 2002-2003), si aggiunge alla conferma di Michele Arcari, protagonista della promozione grazie a un rendimento costante. Senza dimenticare Nicola Leali, nazionale classe '93. Un patrimonio da valorizzare con calma. La settimana scorsa, dal raduno, è arrivato in prova anche il serbo dell'86, Nemaja Dzodzo. In difesa qualcosa manca. A meno che Iachini non si convinca che Davide Zoboli (rientrato dal prestito al Torino) sia il rinforzo che serve. Da definire la situazione di Francesco Bega (contratto in scadenza nel 2011: secondo logica, o prolunga o parte). Piacciono Dario Knezevic (Livorno), Pablo Contreras (Paok Salonicco), Nelson Rivas (Inter). Il mercato offre tante opzioni, ma il club di via Bazoli deve anche decidere cosa fare dei suoi giovani (Sebastian De Maio dovrebbe rimanere, Gaetano Berardi potrebbe partire). Il centrocampo può perdere Davide Baiocco, provato dal Crystal Palace nell' amichevole di sabato con il Chelsea. L'ex juventino ha 35 anni, a fine campionato sarebbe svincolato e non è fra gli imprescindibili dello scacchiere biancazzurro: se parte, in Inghilterra per lui è pronto un biennale. A maggior ragione la linea mediana è, al momento, la vera incognita del Brescia. Servono rinforzi robusti.

    LA SERIE A richiede tante soluzioni. Il Brescia sta sondando ovunque: seguiti talenti stranieri come l'argentino dell'Anderlecht Lucas Rodrigo Biglia (già nel mirino del Milan, sarebbe un gran colpo) e italiani d'esperienza quali Stefano Morrone (Parma) e Gianni Munari (in comproprietà fra Lecce e Palermo). Con l'Albinoleffe si parla di Gabriele Perico e Simone Laner. Le grandi manovre in attacco non dipendono solo dal filo diretto con l'Inter, che produrrà frutti, eventualmente e salvo sorprese, fra qualche settimana, quando Rafa Benitez avrà capito che gli serve e chi no fra Victor Obinna, David Suazo e Jonathan Biabiany (in ordine crescente di difficoltà sul piano della trattativa).

    DIALOGO sempre vivo con il Torino, che rivorrebbe Gigi Scaglia: affare che si può concludere sulla base della comproprietà, a patto che il Brescia trasformi in una proposta concreta l'interesse per David Di Michele. L' ex capitano granata dopo il campionato vinto con il Lecce è rientrato alla base, ma è solo di passaggio: il rapporto con l'ambiente è irrecuperabile. Il Brescia lo voleva a gennaio e lo affiancherebbe pure a Caracciolo & Possanzini. Ma Di Michele ha 34 anni: 10 più di Scaglia, ala di buone prospettive che non si può lasciar partire a cuor leggero. Di Michele, inoltre, guadagna 750 mila euro (scadenza nel giugno 2011). L'impressione è che se il Torino valutasse Scaglia quanto richiesto (4 milioni, 2 per la metà), in via Bazoli direbbero sì allo scambio. Intanto continua Brescia-Torino, sempre a contatto sul mercato come in campo nella stagione scorsa fino alla finale play-off vinta dal Brescia. Si parla anche del brasiliano del Cesena Do Prado, di Paolucci (a metà fra Juventus e Siena). E del possibile ritorno come punta di scorta di Kozak, che la Lazio non tratterrà (sulle sue tracce anche Empoli e Pescara). Ci sono poi i sogni. Come Diamanti, in partenza dal West Ham e corteggiato dall'Olimpiacos. Ma la Grecia non è la serie A.

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