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  • La macchina del fango contro Rui Pinto: una pagina fake su Facebook ha scatenato polizia e magistratura?

    La macchina del fango contro Rui Pinto: una pagina fake su Facebook ha scatenato polizia e magistratura?

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Il post di Facebook con cui Rui Pinto provocava la polizia portoghese? Non lo ha scritto Rui Pinto, bensì un fake. Ma quella provocazione potrebbe avere avuto l'effetto di inasprire l'atteggiamento della polizia e della magistratura portoghesi nei confronti del creatore dell'operazione Football Leaks. Che sia anche questo il motivo di una privazione della libertà che per Rui Pinto va avanti da ormai un anno e mezzo? E come se non bastasse, Rui Pinto si dice sicuro che l'autore del post sia un ex dipendente presso il settore marketing e pubblicità del Benfica. A proposito di costui, il responsabile della comunicazione del Benfica, Luís Bernardo, afferma che egli non lavora più nel club encarnado da oltre un anno. Come l'ex consulente per gli affari giuridici Paulo Gonçalves, del resto.

    È una storia inquietante, da Teoria e Tecnica della Macchina del Fango, quella rivelata dal quotidiano Público nell'edizione andata in edicola ieri. Parte da una denuncia presentata il 13 dicembre 2019 dal team legale di Rui Pinto. Oggetto della denuncia è l'attività di una pagina Facebook denominata Football Leaks e in particolare un post datato 13 settembre 2018. Esso contiene uno sberleffo alla Polícia Judiciária (PJ) portoghese: “PJ looking for me? LOL. #catchmeifyoucan”. Una sfacciata provocazione, con quel #provateaprendermi preceduto dall'acronimo LOL (Laughing Out Loud, che equivale al nostro “ridere a crepapelle”).


    Davvero la PJ è stata condizionata da quel messaggio? In linea di principio ciò non dovrebbe accadere, poiché la professionalità degli operatori della sicurezza passa innanzitutto per la loro capacità di non farsi influenzare da determinanti emotive o personalistiche. Ma è anche vero che siamo esseri umani. E a chi piace essere preso per i fondelli? Adesso sappiamo con certezza che quel messaggio non è stato postato da Rui Pinto, che anzi per le conseguenze di esso si sente parte lesa. Peraltro, il post proviene da una pagina Facebook che mai è stata associata alla gestione dell'operazione Football Leaks, come del resto veniva messo in chiaro dalle informazioni di presentazione inserite nella stessa pagina, con la stringa che dice: “Non rappresentiamo Football Leaks ma appoggiamo la sua causa”. 

    Ma allora a cosa serviva questa fantomatica pagina di appoggio a Football Leaks? Una ricostruzione molto efficace viene fatta in un thread scritto da Pedro Bragança su Twitter. Bragança rintraccia il nome del titolare ufficiale della pagina in João Green Vitória, indicato come un bot di Facebook. E l'indirizzo di posta elettronica cui questo fantomatico mister Green ha associato la pagina porta la denominazione sportingcomedia Si tratta di una denominazione che all'osservatore non aduso alle beghe del calcio protoghese dice nulla. Chi invece setaccia quotidianamente quell'ambiente fa immediatamente l'associazione a un'altra pagina Fecebook, che riprendendo l'acronimo dello Sporting Clube de Portugal (SCP) lo trasforma in Sporting Comédia de Portugal. Si tratta di una pagina anti-Sporting, che usa un tono satirico ma non risparmia di picchiare duro quando serve. E questa venatura di anti-sportinguismo risulta coerente con la (erronea) impressione che i primi passi dell'operazione Football Leaks avevano suscitato.

    Il club di Alvalade fu infatti il più bersagliato dalla prima ondata di rivelazioni, mentre il Benfica ne era rimasto relativamente ai margini. Poi col passare delle settimane giunse il riequilibrio e fu chiaro che Football Leaks non facesse sconti a nessuno. Da qui il cambio di atteggiamento di chi ha gestito la pagina Facebook denominata Football Leaks. Compreso il post dello sberleffo, erroneamente attribuito a Rui Pinto. L'ultimo post ospitato da quella pagina risale al 17 settembre 2019 e preannuncia rivelazioni esplosive su Bruno Fernandes, in quel momento ancora in forza allo Sporting. Tali rivelazioni non sono mai arrivate.

    Resta da dire quale sia stata la sorte della denuncia presentata lo scorso dicembre dagli avvocati di Rui Pinto contro il gestore della pagina Facebook. Ebbene, essa è stata archiviata in soli 3 giorni lavorativi. Un record. Secondo il procuratore aggiunto Pedro Roque, l'autore del post (di cui il thread di Pedro Bragança cita per esteso nome e cognome) non avrebbe commesso alcun reato perché, come riferisce Público, la pubblicazione effettuata da un profilo non originale non dà corso a illecito penale se “non raggiunge fini giuridicamente rilevanti”. Non chiedeteci cosa significhi. Ma siamo convinti che in Portogallo il Conte Raffaello Mascetti sarebbe stato presidente della Corte Costituzionale.

    P.S. #freeruipinto

    @pippoevai

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