Calciomercato.com

  • 'La riforma del campionato Primavera per gli stranieri: fatta la legge trovato l'inganno!'

    'La riforma del campionato Primavera per gli stranieri: fatta la legge trovato l'inganno!'

    • Jean-Christophe Cataliotti
      Jean-Christophe Cataliotti
    Gentile Procuratore,
    sono un papà di un calciatore di 14 di una giovanile di serie A e ho letto con sgomento le novità riguardanti i tesseramenti in primavera, cioè le seguenti:
    i paletti al tesseramento di calciatori stranieri riguardano solo il campionato primavera 1 e non si estendono agli altri campionati;
    si dice che dovranno giocare 5 ragazzi convocabili nelle nazionali italiane + 5 "local" (non necessariamente italiani) che siano stati tesserati con lo stesso club per almeno due stagioni; negli anni successivi le quote saranno più rigide: 8+8 per la stagione 2024-2025 e 10+10 per quella 2025-2026. In distinta 22 calciatori!Il mio disappunto nasce dalla considerazione che la corsa agli stranieri partirà prima per avere calciatori stranieri "arruolabili" come "local" per gli anni della Primavera 1. Ed ecco che fatta la legge è stato trovato l'inganno! Verranno reclutati ragazzini di 14 anni stranieri (toglieranno il posto magari anche a mio figlio!?) che si trasformeranno in "local" (molto locali c'è da dire!) per essere stati tesserati per due stagioni successive nello stesso club. Gli stranieri potranno essere anche 12 nella stagione con maggiori "restrizioni": 10 italiani (ok) + 10 local (appunto stranieri) + 2 stranieri appena tesserati! Lei cosa ne pensa? Ottaviano

    Gentile Papà,
    il suo ragionamento è parzialmente corretto. Per prima cosa è quasi impossibile tesserare calciatori stranieri (anche comunitari) che non abbiano compiuto 16 anni di età, in quanto prima del compimento del 16° anno di età i trasferimenti internazionali sono consentiti solo per motivi indipendenti dal calcio (es. famiglia che si trasferisce per ricongiungimento familiare o per motivi di lavoro); suo figlio quindi non correrà il rischio di avere concorrenti stranieri di soli 14-15 anni. A partire dai 16 anni potrebbe verificarsi, in effetti, la corsa agli stranieri, ma c’è un problema da non sottovalutare: i procuratori che trasferiscono i calciatori in Italia dall’estero chiedono nella maggioranza dei casi che i loro assistiti sottoscrivano il primo contratto da professionisti. Ed ecco che crolla il suo ragionamento: difficilmente i club potrebbero concedere contratti a un numero elevato di giovani calciatori stranieri per poi poterli schierare in Primavera 1 come “local” dopo due stagioni sportive. Diventerebbe esageratamente oneroso e rischioso a livello manageriale mettere sotto contratto tanti ragazzini di 16 anni!

    Ma ora passo la palla agli utenti di calciomercato.com: per salvaguardare i vivai del calcio giovanile italiano quali potrebbero essere altre soluzioni?
     

    Altre Notizie