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  • La Roma è una polveriera: Pallotta pensa al licenziamento di Petrachi per giusta causa, pronto De Sanctis. E Baldini...

    La Roma è una polveriera: Pallotta pensa al licenziamento di Petrachi per giusta causa, pronto De Sanctis. E Baldini...

    • Alessandro Di Gioia
    La Roma è una polveriera pronta ad esplodere: la lite furibonda tra il presidente giallorosso James Pallotta e il direttore sportivo Gianluca Petrachi ha lasciato pesanti strascichi, con il ds che ha preso molto male il messaggio di complimenti effettuati dal patron americano al tecnico Paulo Fonseca, dove venivano citati i dirigenti Fienga e Zubiria ma non il direttore sportivo.

    PALLOTTA PENSA AL LICENZIAMENTO DI PETRACHI PER 'GIUSTA CAUSA' - Petrachi ha scritto un messaggio a Pallotta dove ha espresso tutto il suo malumore, il presidente non ha affatto preso bene lo sfogo del direttore sportivo, tanto che adesso sta addirittura pensando al licenziamento dell'ex Torino per giusta causa, visto e considerato il danno di immagine procurato durante l’anno dalle dichiarazioni “maschiliste”, dagli insulti all’ambiente e dalla storia della indagine Federale. La classica goccia che rischia di far traboccare il vaso: i rapporti già logori di Petrachi con i calciatori, infuriati per le sue affermazioni a Sky Sport con le quali aveva rimproverato la loro scarsa concentrazione durante gli ultimi allenamenti, si sono intesiti ancora di più, ma il salentino ad ora non vuole dimettersi.

    IL RITORNO DI BALDINI E L'IDEA DE SANCTIS, FIENGA E BALDISSONI... - Come spiegato da Calciomercato.com in giornata, il rosso di oltre 300 milioni sta infuocando l'ambiente romanista, dirigenziale e non: Petrachi è appeso a un filo, visto il rapporto ormai nullo con Pallota e Fonseca. La longa manus di Franco Baldini è tornata a farsi sentire da lontano e per il ruolo di ds il favorito adesso è Morgan De Sanctis, mentre l'amministratore delegato Guido Fienga, rimasto molto stupito dal no di Pallotta alla cessione del club per una somma vicina ai 570 milioni, è in disaccordo con le decisioni del presidente: le dimissioni non sono da escludere e in sella operativa potrebbe tornare il vicepresidente Mauro Baldissoni, depotenziato lo scorso anno. Insomma, una congiura di corte più che una società di calcio: e il peggio deve ancora venire. 

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