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  • La solita Inter si fa male da sola e butta tutto all'aria: così rovina le stagioni! Serve una svolta, anche nella sorte...

    La solita Inter si fa male da sola e butta tutto all'aria: così rovina le stagioni! Serve una svolta, anche nella sorte...

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    Un passo falso, il terzo di fila, certifica il momento delicato che l’Inter sta attraversando. Dopo il pari contro una Lazio rimaneggiata sono arrivati la sconfitta nel derby e il pareggio all’ultimo respiro contro il Borussia Moenchengladbach nella prima di Champions. Per essere onesti l’Inter ieri non solo meritava il pareggio, ma ai punti avrebbe dovuto vincere. Il paradosso però è che il problema è proprio questo. Troppe volte la squadra di Conte ha giocato meglio dell’avversario, ha creato tante occasioni non sfruttandole per poi perdersi nei propri errori e buttare tutto all’aria.

    Questa dinamica si è ripetuta spesso l’anno scorso e in questo inizio di stagione la cosa è sembrata addirittura peggiorare. Abbiamo chiuso l’anno con la sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia, anche lì siamo passati in vantaggio subito avendo anche la possibilità di “indirizzare” e gestire la partita, ma alla fine è andata diversamente. Nella prima di Champions contro il Borussia Moenchengladbach i nerazzurri hanno dominato, sono passati in vantaggio e purtroppo hanno rovinato tutto. E’ questa la cosa che riempie di frustrazione. Dopo l’1-0 di Lukaku la coppia Vidal-De Vrij (strano perché lui è sempre impeccabile, sbagliano anche i migliori purtroppo) confeziona il pasticcio che letteralmente “regala” il rigore del pari ai tedeschi. Non paghi dopo il palo di Lautaro, la difesa altissima dei nostri replica l’orrendo spettacolo della prima di campionato con la Fiorentina spalancando il contropiede a Hofmann che, beffardo, fa pure passare la palla sotto le gambe di Handanovic.

    Senza nemmeno accorgersi l’Inter è sotto 1-2 a 3 minuti dalla fine di un match dominato in cui gli avversari hanno tirato due volte in porta segnando sempre. Per fortuna la “pezza” l’ha messa il solito fenomeno Romelu, però così non solo si buttano le partite ma purtroppo anche le stagioni. L’anno scorso la partenza in Champions fu uguale nel risultato ma molto meno amara nella sua metabolizzazione. Lo Slavia Praga venne a San Siro a dominare, e il pareggio di Barella fu tanto fortunoso quanto immeritato. Questa volta la sensazione è di avere buttato via una grande occasione per mettersi in una posizione di favore nel girone dopo la sconfitta casalinga del Real contro lo Shakhtar. Invece, ancora una volta, ci facciamo del male da soli e come al solito dovremo rimboccarci le maniche per risalire la china e non farci sfuggire di nuovo la qualificazione agli ottavi.

    C’è da dire che le attenuanti non mancano. Come se non bastassero 6 casi di Covid in squadra, infatti, alla vigilia del match anche Hakimi ha dovuto rinunciare per via del suo tampone positivo, Sensi continua ad avere problemi, appena gioca una partita ne salta altre sei, Sanchez ha risentito di una contrattura a fine primo tempo e, tirando le somme, in campo ci vanno sempre gli stessi 11-12. Così non va, la stagione va raddrizzata subito prima di complicarla davvero. Non è facile, ad oggi non si sa ancora chi potrà scendere in campo sabato contro il Genoa. Così per Conte diventa davvero impossibile. Non ci si allena e chi è fuori non sa quando rientrerà. Skriniar è ancora fermo, Young e Gagliardini continuano a risultare positivi. Non è più questione di equilibrio tattico, è questione che 10 gol in 5 partite presi sempre allo stesso modo preoccupano non poco. Bisogna dare una svolta alla situazione prima che il problema diventi una costante. Contro il Genoa sarà un vero test e contro lo Shakhtar già una partita decisiva. Speriamo che il lavoro di Conte paghi e che la sorte cominci a guardarci un po’ meno storta.

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