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    La testimonianza del patron di Ariston: 'Heysel, la polizia obbligò la Juve a giocare, Boniperti non voleva'

    La testimonianza del patron di Ariston: 'Heysel, la polizia obbligò la Juve a giocare, Boniperti non voleva'

    Francesco Merloni, imprenditore e politico italiano oggi 97enne, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera. Merloni è stato il patron di Ariston, che fu il primo sponsor sulla maglia nella storia della Juventus: "Una congiuntura favorevole. Vittorio, mio fratello, era presidente di Confindustria: ce l’aveva messo Gianni Agnelli, che voleva liberarsi dei corteggiatori locali. Io, invece, ero amico di Umberto: facevamo le riunioni con Montezemolo nel mio ufficio. Andavo a vedere le partite".

    L'imprenditore ha anche raccontato degli importanti retroscena in merito alla tragedia dell'Heysel avvenuta il 29 maggio 1985 poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei Campioni tra la Juventus ed il Liverpool: "Poi ci fu l’Heysel. Ero lì, arrivai allo stadio con il pullman della squadra assieme a Boniperti. Dalla tribuna ho visto tutto. Mi precipitai negli spogliatoi, c’era anche De Michelis. Boniperti non voleva giocare, fui io a fargli da interprete in francese con la polizia belga. Ci dissero: 'È stato mobilitato l’esercito, ma arriva tra due ore; se non giochiamo ci saranno migliaia di morti'. Fu terribile, non andai più allo stadio".

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