
La top 5 degli 'italiani' in Qatar: Szczesny è l’anti-Dibu, Giroud si butta via, il Fideo riscrive la classifica

SZCZESNY (Polonia/Juventus) 7: è l’anti-Dibu Martinez, perché lo stile Juve oltre ai miracoli chiede di più a un portiere. Avete notato che il mantellato Messi contro Wojciech non ha tirato il rigorino astuto? È stata l’unica volta fra i tanti rigori calciati nel Mondiale in cui ha avuto paura. Ha optato per la potenza. E Szczesny, senza bisogno di trucchetti o cose sporche, gliel’ha parato ugualmente. La media-voto del portiere bianconero ha risentito di un 5,5 forse troppo pesante contro la Francia. Mea culpa. Altrimenti avrebbe fatto il vuoto dietro di sé.

AMRABAT (Marocco/Fiorentina) 6,6: peccato per la finalina persa contro la Croazia, giocata decisamente peggio dal centrocampista di Italiano. È scappato a lui Gvardiol nello schema del primo gol. Ed era sempre lui quello che ha atterrato in area lo stesso Gvardiol nella ripresa, checché se ne dica. Senza l’ultimo 5 la sua media era da 6,9. Per forza, è stato “il centrocampista più forte del Mondiale” (cit. Macron).

GIROUD (Francia/Milan) 6,6: stesso identico discorso per Giroud, che prima della finalona da 5 aveva una media del 6,9. La differenza sta nella figuraccia di quel cambio al 41esimo, o nella umiliazione, se volete assumere il suo punto di vista. È possibile che il centravanti più performante del Mondiale venga trattato così sul più bello? Verrebbe da dire di no, poi uno guarda l’andamento di Argentina-Francia e non può non dare ragione a Deschamps. I fatti sono fatti.

DI MARIA (Argentina/Juventus) 6,5: a un certo punto sembrava che l’Albiceleste potesse fare a meno di lui. Che avesse trovato la formula vincente sacrificando il suo talento. Invece Scaloni si nascondendo l’asso... E così rispetto a quello di Giroud, il Mondiale di Angel è stato un canone inverso. Quando la voce del francese è scesa, è salita quella del Fideo. E pensare che, senza quei colpi in finale, sarebbe stato un Mondiale da 5,8.

LEAO (Portogallo/Milan) 6,3: un vecchio argomento non perde verità per il semplice fatto di essere diventato vecchio. Allora ve lo ripropongo tale e quale: chi avrebbe fatto meglio di Leao nelle condizioni in cui è stato messo l’esterno rossonero da Fernando Santos? Non lo vedeva, se non per spaccare i secondi tempi. La risposta di Rafael? Due gol in 83 minuti giocati. E che media poteva raggiungere senza quel 5 di protesta preso alla terza giornata del girone, forse perché si aspettava di giocarne almeno una da titolare?