Calciomercato.com

  • Lautaro distratto, così non va bene: l’Inter ha ancora bisogno di lui

    Lautaro distratto, così non va bene: l’Inter ha ancora bisogno di lui

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    I sentimenti con cui ho accettato questa eliminazione sono difficili da spiegare. E’ più o meno come quando ti lascia la ragazza (si ok mi è successo spesso…) ti domandi cosa dovrai fare da li in poi. Il processo lo conoscete tutti, non fate gli gnorri perché è così: ti deprimi, ti tormenti e poi cominci a reagire. E qui si entra nel campo dell’improvvisazione. C’è chi si sdraia a letto completamente apatico e non ha voglia di fare niente e chi invece si da alla pazza gioia vivendo la rivoluzione come un regalo, una liberazione dalle catene. Ecco magari ho un po’ esagerato, un’eliminazione in Coppa Italia non è proprio la stessa cosa. 

    L’amaro in bocca c’è ed è rimasto. L’Inter aveva una grande possibilità. La squadra di Conte era più forte del Napoli, stava meglio ed è riuscita a passare in vantaggio subito dopo pochi minuti.  Dopo il gol di Eriksen le occasioni per il raddoppio sono arrivate ma Ospina ha detto no. 

    L’eliminazione brucia eccome. L’Inter non gioca una finale da 9 anni e sarebbe stata sicuramente una grande soddisfazione rompere questo tabù. Ma così è andata. La bella prestazione è stata condita dal “solito” fatale errore di distrazione. L’1-1 di Mertens (ovviamente chi poteva segnare se non lui) ci ha punito nel nostro momento migliore condannandoci al nostro triste destino. Ci abbiamo provato, e ci abbiamo provato molto bene purtroppo per noi Ospina si è opposto e ci ha eliminato.

    Ma l’amarezza della mancata finale si va a mischiare con la soddisfazione per una partita giocata molto bene, ricca di spunti e occasioni da gol. Bene quasi tutta la squadra, molto bene Eriksen e Sanchez. Armi in più, loro due, per lo sprint finale della stagione. Conte ha guadagnato due giocatori su cui fino alla sosta forzata non aveva potuto contare ovviamente per ragioni diverse. Sanchez fuori 3 mesi per la caviglia e Eriksen appena arrivato dal Tottenham in non grandissima forma fisica.

    A due buone notizie però si aggiunge un’ombra. Lautaro non brilla e il dubbio che sia distratto dalle voci spagnole è tutt’altro che ingannevole. Lukaku ha bisogno ancora di qualche giorno per far girare il motore a giusto livello, il suo fisico imponente richiede questo e lo potevamo mettere in preventivo.
    Ma Lautaro no, lui non dovrebbe avere questo tipo di problema. La squadra ha bisogno di lui, delle sue giocate e dei suoi gol per provare a rimanere più in alto possibile in classifica e per cercare di andare a giocarsi l’Europa League nelle Final 8 tedesche.

    Insomma bicchiere mezzo pieno per l’Inter. Il modo in cui la squadra ha affrontato la semifinale contro il Napoli è stato sicuramente un passo in avanti rispetto a come si era interrotta la stagione a marzo. L’Inter è parsa in buonissima forma fisica (tra le 4 semifinaliste sicuramente quella messa meglio) e con buone idee tattiche in campo. Purtroppo manca ancora qualcosa, manca l’esperienza e qualche uomo in più di qualità soprattutto sulle fasce. In quella zona di campo manca spesso lo spunto, quello che potrebbe dare quell’imprevedibilità al gioco che ancora latita.

    Adesso è l’ora di leccarsi le ferite ma con la consapevolezza che questa squadra durante la “sosta” non si è risparmiata nemmeno in smart working, è stata sul pezzo e in campo si è visto. Adesso si deve schiacciare l’acceleratore provando ad evitare quei “passi falsi” che nei 90 minuti spesso ci capitano e che ci costano il risultato finale.

    Altre Notizie