Crotone-Lazio senza storia: Immobile è una sentenza, Simy un attaccante improbabile

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Undici a zero, più o meno: questo il divario a leggere e pesare il valore delle formazioni iniziali. Pari al via le due squadre sono solo nel 3-5-2 adottate da entrambe. Per il resto, tutto il resto, la Lazio è più forte, non ci piove.Diluvia invece dalla notte su Crotone città, quartieri sott'acqua, case allagate...Diluvia tanto che Igli Tare prima che cominci la partita gli scappa: "Più che il Crotone l'avversario è il vento, la pioggia, il campo".
Dunque riuscirà la Lazio a scaricare a terra la sua potenza mentre si gioca?
Si gioca, più o meno. Pallone che sguazza, lancioni reciproci in avanti.
Messias si beve Radu, per buona parte della partita sarà l'unico duello individuale che la Lazio spesso perde. Poi Cordaz si impappina tra palla e Immobile, se la cava con poco. Luis Alberto e Correa sono subito ok, soprattutto quando lavorano in tandem. Simy fa quasi palo, più o meno per caso. Cordaz ne fa un'altra...
Soprattutto Vulic sbaglia la quarta palla di fila e la consegna alla Lazio e Parolo gran cross per Immobile che fa di testa un gol ancora più grande. Immobile, sempre lui.
Venti minuti è la risposta è sì: la Lazio scarica a terra la sua potenza nonostante pallone talvolta a bagnomaria in campo e nonostante vento sferzante e disorientante.
Immobile ancora, sempre lui: cerca di sgraffignare un rigore che non c'è, fa ammonire Marrone. Parolo fa un...quasi due a zero. Fares lo imita, Parolo si prende un giallo. Il Crotone? Subisce. Che altro può fare?
Alla ripresa Correa decide che ha preso troppa acqua e che è ora di chiuderla, quindi fa qualcosa di delizioso e fa due a zero davvero.
Improbabile Simy là davanti, volenterosa la difesa in Magallan e Cuomo, ordinato il centro campo in Benali, il Crotone è soprattutto Messias, il migliore. Messias più un palleggio non male di squadra, la somma non fa una vittoria, tanto meno una partita davvero in bilico.
Un solo esempio, solo una misura che dà il senso delle distanze tra le due squadre: Acerbi contro Simy. Come usa dire, non c'è partita.
Entrano un bel po' a sostituire: Marusic, Akpa, Pereira, Caicedo... Non cambia nulla: il Crotone dà quel che può, la Lazio è sideralmente più forte e pure in salute. Due a zero in trasferta e al Crotone non è poi andata tanto male.
Dunque gioco, partita e tre punti alla Lazio e pure il titolo ai biancazzurri, eccolo: Lazio doma il vento di Crotone. O, se preferite, Immobile una sentenza e delizioso Correa.
IL TABELLINO
Crotone – Lazio 0-2
Marcatori: 21’ Immobile, 13’st Correa
Assist: 21’ Parolo
Crotone (3-5-2): Cordaz; Magallan, Marrone, Cuomo; Rispoli (1’st Pereira P.), Benali, Petriccione (23’st Dragus), Vulic (35’st Riviere), Reca; Messias, Simy. All. Stroppa
Lazio (3-5-2): Reina; Patric (34’st Hoedt), Acerbi, Radu; Lazzari, Parolo (1’st Akpa-Akpro), Lucas Leiva, Luis Alberto, Fares (1'st Marusic); Immobile (30’st Pereira A.), Correa (17’st Caicedo). All. S. Inzaghi
Ammoniti: Rispoli (C), Marrone (C), Fares (L), Parolo (L), Cuomo (C), Leiva (A), Luis Alberto
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feiner quello che sostieni te lo dicono in molti ma sembra una banalità. Molti calciatori neanche ci provano ad andare all'estero. Devi imparare una nuova lingua e adeguarti a una nuova cultura, non è semplice per tutti. Poi mi riguardei i numeri di ciro in quelle due esperienze perchè nonostante le difficoltà e nonostante i calciatori che aveva davanti per i rispettivi allenatori, non sono poi numeri da buttare. L'unico anno davvero sbagliato da immobile è quello a genova. Se vogliamo criticarlo è quello l'anno da valutare. Anche il ragionamento del "squadre che girano intorno a lui" mi sembra una frase fatta e poco ragionata. Ogni squadra dovrebbe giocare e girare per il proprio centravanti, che vuoi giocare per il portiere? Io ho letto i commenti all'articolo su halland, un fenomeno vero che a 20 anni ha riscritto già la storia del calcio. Deve confermarsi ma mai nessuno ha avuto un inizio di carriera così in europa. Vedremo. Per lui si dice "i numeri parlano chiaro" per ciro invece no, non parlano i numeri, parlano i critici, perchè se parlassero i numeri si direbbe "è il più forte centravanti dagli anni 60 a oggi" e non lo sostengo io, lo dicono i numeri.
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