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  • Lazio, Fabiani smentisce le voci: "Io al posto di Tare? Non vedo come si possa configurare tale situazione"

    Lazio, Fabiani smentisce le voci: "Io al posto di Tare? Non vedo come si possa configurare tale situazione"

    Il nome di Angelo Fabiani era circolato nelle settimane scorse in orbita Lazio. L’ex ds della Salernitana – che con Lotito alla presidenza ha portato i campani alla promozione in Serie A - veniva accostato da alcune voci ai biancocelesti come possibile sostituto di Tare. Questa mattina però, intervenuto sulle frequenze dell’emittente radiofonica romana Radiosei, il diretto interessato ha smentito questo possibile scenario:

    “Premesso che la Lazio annovera già degli ottimi professionisti in dirigenza, non vedo come un’altra figura possa inserirsi in quel contesto. Al di là dei miei rapporti con Claudio, non abbiamo mai parlato di un mio possibile arrivo alla Lazio. Se ha pensato a me, è certamente una cosa di cui mi fa piacere, ma posso garantire che non ci siamo mai messi seduti per parlarne né abbiamo mai fatto riferimento a un mio inserimento nel mondo Lazio”.

    Un’altra possibilità paventata era quella di un suo arrivo tra i quadri dirigenziali del settore giovanile. Ma anche qui la smentita è stata netta:

    “Vedendo il mio curriculum, io ho il profilo ben delineato di chi ha preso sempre società sull’orlo del baratro per riportarle in alto. Per il mio modus operandi ho delle caratteristiche ben precise e penso che Tare sia un ottimo professionista, così come lo è Bianchessi. Non vedo perciò come si possa configurare una situazione del genere, per vedermi alle prese con la Primavera piuttosto che con l’Under 17. Poi certo, io nel calcio ho fatto anche il giardiniere: potrei anche andare a Formello a tagliare le siepi, visto che parliamo di un centro sportivo straordinario”.

    LAZIALI TIFOSI UNICI - L’intervista è proseguita con alcune valutazioni sul presente e il futuro della Lazio: “La Lazio ha fatto passo avanti da gigante e il popolo laziale è come poche tifoserie al mondo. Non sono fanatici della propria squadra: sono attaccati come a dei malati terminali, è una cosa molto più viscerale. Quando la Lazio andava male, il popolo laziale stava comunque allo stadio. In tante altre società invece se non fai risultato non c’è nessuno sugli spalti. La mia compagna è laziale, ma io le dico sempre che è malata e che si deve far vedere da un medico (ride, ndr). Per la Lazio vedo un futuro importante, con questo gruppo, questa dirigenza e questo allenatore. Sarri è uno che insegna calcio, lo conosco dai tempi della Nocerina. Ha stravolto il 3-5-2 ed ha raggiunto comunque il quinto posto. Ripartendo con lui si potrà solo migliorare. Questo è l’augurio che faccio alla Lazio”.

    RAPPORTO LOTITO-TARE-SARRI - “Non so se ci sia o meno un grande rapporto. A difesa della mia categoria però dico che ogni volta che prendo un giocatore mi faccio il segno della croce. Se investi e non ripaga è una bella responsabilità. Se invece rende sei felice, ma non puoi neanche esternarti troppo. Io ho sbagliato tantissimi acquisti, anche perché fare mercato è diventato sempre più difficile. Ormai non vedo più ragazzi giocare in piazza. A 16 anni hanno già il procuratore. Su Lotito dico che, per quanto possa sembrare antipatico, io lo inquadro tra gli illuminati. Con questa dirigenza e questo tecnico auguro un futuro radioso alla sua Lazio”.

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