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  • Lazio, Hysaj: 'Sarri più morbido? Mai, nemmeno a casa sua!'

    Lazio, Hysaj: 'Sarri più morbido? Mai, nemmeno a casa sua!'

    • Tommaso Fefè
    Alla vigilia di Lazio – Cluj in conferenza stampa, insieme a Sarri, a Formello ha parlato Hysaj. Queste le parole del difensore biancoceleste in vista della sfida di domani in Conference League:

    UN TROFEO IN PIU' - “Tutti vogliamo vincere, perché tutte le competizioni sono belle e avere un trofeo in più è sempre bello. Abbiamo studiato un po’ il Cluj, ma anche noi come diceva il mister abbiamo notato le difficoltà climatiche in cui hanno giocato. Noi dovremo essere attenti a non concedere nulla agli avversari. Tutti vogliamo arrivare infondo al tornero e sappiamo che possiamo farlo".

    TORNARE A SORRIDERE - "Siamo tutti giocatori di livello e diamo sempre il meglio, per noi dietro chi gioca a centrocampo e in attacco cambia poco, perché se tutti facciamo bene, le cose funzionano. Anche noi vorremmo non perdere punti, ma nel calcio si può perdere o vincere, ma bisogna sempre rialzarsi. Ne abbiamo già passati di momenti difficili e spero il prima possibile che torneremo a sorridere come prima".

    GRUPPO - "Sarri non si ammorbidisce mai, neanche a casa credo. Mi piace il suo modo di far capire le idee di gioco e che se ti diverti col pallone diventa tutto più facile. Noi abbiamo fatto vedere di essere un grande gruppo e una grande squadra, ma dobbiamo essere bravi a ricaricare le batterie per farci  trovare pronti nelle tante partite ravvicinate. La continuità ci è un po’ mancata. Se avessi saputo come fare per gestirla lo avrei detto a tutti. Per ognuno è difficile e diverso, ma si sa che quando entri in campo non c’è tempo per dire 'potevo fare questo o quello'. L’obiettivo è sempre quello di fare il meglio possibile".

    IL LAVORO PAGA - "Io mi sono ambientato meglio quest’anno e mi sto allenando con serenità. spero di fare sempre meglio. Per me peggio dell’anno scorso non poteva andare, mi fa piacere aver ritrovato la fiducia di tutto l’ambiente, perché il lavoro paga sempre".

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