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  • Lazio: Illusione Europa

    Lazio: Illusione Europa

    • M. A.

    Tutto sulla Coppa Italia, il derby contro la Roma deciderà l’aggettivo da accostare alla stagione della Lazio. In caso di vittoria sarà positiva, se si perderà sarà molto deludente anche perché c’è stato anche il sorpasso della Roma all’ultimo assalto. Ieri prova inguardabile e giusta sconfitta col Cagliari. Altro che Champions, altro che Europa League, un girone di ritorno fallimentare regala alla Lazio un’altra illusione. In Europa per il terzo anno di seguito ci va l’Udinese capace di otto vittorie di seguito, per Petkovic un punto in meno di Reja e la speranza domenica prossima di salvare un’annata che fino a gennaio aveva illuso tutti facendo commettere imperdonabili errori di presunzione.

    Dopo i trentanove punti del girone d’andata nemmeno il più pessimista dei tifosi prevedeva un crollo così evidente. Un inverno nero condito da qualche infortunio di troppo e tante trasferte negative che hanno portato a perdere ben quattro posizioni in classifica rispetto al secondo posto di metà gennaio. Qualcuno aveva anche ipotizzato una possibile lotta per lo scudetto ma la previsione era completamente sbagliata perché la rosa era ristretta e troppo avanti con l’età per non prevedere un calo che peraltro si era già verificato nelle ultime due stagioni. Ha pesato anche il mancato intervento sul mercato dove Pereirinha e Saha non sono riusciti a lasciare il segno. In quel momento sarebbero bastati un paio di rinforzi mirati per riuscire a dare a Petkovic qualche ricambio di qualità per far riposare qualche titolare. Lotito ha temporeggiato, non se l’è sentita di aggravare un bilancio gia in passivo, si è scontrato con la retromarcia di Zarate che, prima sembrava aver accettato il passaggio alla Dinamo Kiev e poi ci ha ripensato, non ha comprato nessuno e così la squadra gli si è sciolta in mano. Le assenze prolungate di Klose e Mauri, la latitanza di Hernanes, il giocatore più impiegato in campionato, hanno provocato il black-out tra febbraio e aprile che ha generato un’emorragia che l’ha fatta chiudere al settimo posto dopo aver a lungo accarezzato ben altri obiettivi. 

    (Il Tempo)

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