Lazio, Luiz Felipe deluso dal mancato saluto sabato sera. I motivi del freddo distacco
ADDIO - L'italo-brasiliano lascerà i biancocelesti a parametro 0 a giungo. Anche se non ci sono ancora comunicati ufficiali, il Betis Siviglia è pronto ad accoglierlo nelle proprie fila. Come lui, anche il portiere e il centrocampista si svincoleranno e proseguiranno altrove la loro avventura. Ma dal punto di vista della società capitolina l'ex Ituano non è stato meritevole di ricevere, al pari degli altri due, una maglia celebrativa e gli appalusi del pubblico al termine del match contro Hellas Verona. Già in campo durante il giro finale di saluto ai tifosi, si percepiva in volto la sua amarezza. Dopo essere cresciuto con la Lazio negli ultimi 5 anni, se ne sarebbe voluto andare in tutt'altro modo.
ACREDINI - Il suo addio però è arrivato dopo un tira e molla invernale sul possibile rinnovo che ha lasciato interdetta la società. Una trattativa arenatasi sulle cifre dell'ingaggio. Il club si aspettava maggiore riconoscenza per aver consentito al ragazzo di emergere dalla serie D brasiliana e averlo lanciato nel calcio che conta. La colpa, per contro, è quella di non essersi mossa in anticipo per discutere di adeguamento contrattuale, visto che il numero 3 percepiva lo stipendio più basso - e di parecchio - tra tutti gli altri giocatori principali della rosa. Appena 800mila euro. In ogni caso, quello che è mancato nella sua situazione, rispetto a Strakosha e Leiva, è stata la chiarezza, sin da subito. La volontà dell'albanese di andare via era ben nota da tempo, così come era chiaro da mesi che all'ex Liverpool non sarebbe stato proposto il rinnovo. Per Luiz Felipe invece i dubbi si sono protratti troppo a lungo. Acredini che sono sfociate perciò in un freddo distacco, di cui il ragazzo è il primo ad essersi mostrato dispiaciuto.
