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  • Lazio, Santos e Kuwait: ma per Zenga c'era solo la Sampdoria

    Lazio, Santos e Kuwait: ma per Zenga c'era solo la Sampdoria

    • Matteo Oneto

    Torna in Italia a sei anni di distanza dall’avventura al Palermo, Walter Zenga. Riparte da Genova, dalla Sampdoria, dall’Europa League con una voglia che ha conquistato fin da subito Massimo Ferrero. Vivrà a Nervi o nel levante del capoluogo ligure e già da questa settimana sarà tuti i giorni a Genova per incontrare i suoi nuovi collaboratori, poi venerdì sarà ufficialmente presentato alla stampa e ai tifosi. Calciomercato.com svela i retroscena della trattativa che ha riportato l’ex portiere in Italia e alla Sampdoria, partendo da lontano.

    UN ANNO FA LA LAZIO – Walter Zenga dopo le vittorie nell’est europeo, la splendida cavalcata di Catania e l’annata storta con il Palermo decide di volare negli Emirati per studiare un calcio nuovo ma soprattutto uno stile di vita tutto da esplorare. Vive in un mondo dorato, gioca anche la Champions League asiatica ma non dimentica l’Italia. Nell’estate del 2014, Claudio Lotito lo contattò per la panchina della Lazio, qualche colloquio, una trattativa che si protrasse per qualche tempo ma che non decolla mai in maniera definitiva. Zenga rimane negli Emirati e Lotito sceglie Pioli per la sua squadra.

    SANTOS E KUWAIT ALL’ATTACCO – L’appeal dell’ex Uomo Ragno non cala mai, prima di dire sì alla Sampdoria in molti si gettano ai suoi piedi per provare ad affidargli la panchina. Ci pensa il Santos, uno dei club più titolati del Brasile, a ruota lo segue una società del Kuwait che grazie ai petroldollari gli fa una proposta quasi impossibile da rifiutare: un contratto da oltre 3 milioni di euro all’anno. Zenga però non è in cerca di soldi, vuole realizzare il suo sogno: tornare in Italia. Proprio in quei giorni bussa alla sua porta Massimo Ferrero.

    LA TRATTATIVA CON LA SAMPDORIA I primi colloqui partono prima della fine di questa campionato. Incontri informali in cui emerge la grande voglia di Zenga che affascina il presidente blucerchiato quasi quanto il suo profilo internazionale: ha allenato squadre che hanno preso parte alla Champions asiatica e altre che hanno giocato in Europa League (clamorosa la sua vittoria con la Steaua Bucarest che estromise dalla competizione il Valencia di Benitez) e parla cinque lingue. Il problema sono i tempi: Ferrero chiarisce subito che fino a fine campionato non si firma nulla perché è quella la data che si aspetta per capire il futuro di Mihajlovic. Dal Santos e dal Kuwait continua il pressing ma Zenga rifiuta e spiega al Viperetta che avrebbe aspettato nonostante la ricchezza kuwaitiano o la vita brasiliana ad attenderlo. Un’attesa che rischiava di fargli buttare via due grandi occasioni, un’attesa che si rivela mossa vincente: il 12 giugno 2015, Walter Zenga coronerà il suo sogno: tornare in Italia e alla Sampdoria. Una giornata da ricordare per lui che sarà la candelina  sulla torta dei festeggiamenti per il primo anno di Massimo Ferrero presidente.
     


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