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  • Immobile medita l'addio: insultato da un tifoso per strada con il figlio, la Lazio esprime solidarietà

    Immobile medita l'addio: insultato da un tifoso per strada con il figlio, la Lazio esprime solidarietà

    La crisi della Lazio non guarda in faccia a nessuno. Dopo le dimissioni dell'allenatore Maurizio Sarri, Ciro Immobile è finito nel mirino di alcuni pseudo-tifosi. L'attaccante e capitano biancoceleste, già aspramente criticato dagli haters sui social, è stato aggredito verbalmente mercoledì nei pressi della propria abitazione a Roma nel quartiere Fleming. Dove, mentre era in auto con il figlio Mattia di 4 anni, è stato avvicinato e insultato da uomo. Lo stesso è accaduto ieri alla moglie Jessica. 

    ARIA D'ADDIO - Questi due episodi vengono raccontati dall'edizione odierna del quotidiano La Repubblica, secondo cui Immobile medita di lasciare la Lazio nel prossimo mercato estivo. A 34 anni, dopo 8 stagioni, è il capocannoniere della squadra con ben 206 gol segnati. La stragrande maggioranza del popolo biancoceleste resta dalla sua parte e gli sta manifestando solidarietà. 

    LE PAROLE - Immobile aveva spiegato dopo l'addio dell'allenatore: "Mi sono sempre messo a disposizione di Sarri, mai mancato l'impegno, l'attaccamento alla maglia e il supporto all'allenatore. È in atto una campagna denigratoria nei miei confronti, non accetto di essere strumentalizzato per secondi fini. È notorio che nel calcio l’ingratitudine è il sentimento del giorno prima". 

    LA SOLIDARIETA' DELLA LAZIO - "Tutta la S.S. Lazio esprime piena solidarietà al proprio capitano Ciro Immobile ed alla sua famiglia per le inquietanti ed inaccettabili aggressioni subìte nei giorni scorsi. Lo sport, e di conseguenza il suo valore etico, deve rimanere tale: qualsiasi atto di violenza verbale o fisica deve ricevere condanna unanime, fermamente e senza giustificazioni".
     

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