Calciomercato.com

  • Lazio, Tudor: 'Grato alla Juventus, non credo nel destino. Kamada più adatto al mio calcio'

    Lazio, Tudor: 'Grato alla Juventus, non credo nel destino. Kamada più adatto al mio calcio'

    • Tommaso Fefè
    Vigilia di Lazio-Juventus a Formello, con Igor Tudor che prepara il suo esordio sulla panchina biancoceleste. Il nuovo tecnico della squadra capitolina si è presentato ai microfoni dei cronisti in conferenza stampa e ha risposto così alle domande sulla gara di domani e non solo:

    AVVICINAMENTO - "Sono tornati tutti in buono stato, senza acciacchi e questo è importnate. Il problema è che ho potuto lavorare poco con tutti. Chi c'era però ha già fatto 6-7 allenamenti, con la giusta applicazione e tanta voglia di fare. Abbiamo fatto un buon lavoro. Al destino e a queste cose non ci credo, le sensazioni sono positive. Incrociare vecchie squadre fa parte dello sport, ma si fa sempre del proprio meglio per vincere. Alla Juventus ho trascorso 7 anni e mi sono costruito come persona, grazie a compagni e dirigenti che mi hanno fatto diventare quello che sono ora. Cerco di trasmettere quello che acquisito ai miei giocatori. Domani proverò belle emozioni contro un avversario importante. Ma alla fine sul campo è una partita come le altre, con attacchi, difesa, calci piazzati. La squadra deve essere sempre lo specchio del proprio allenatore. Ci vorrà tempo, perché sono qui da poco. Proverò a fare in fretta questa trasformazione e all'inizio non saremo perfetti".

    DUE OSTACOLI - "Due cose penalizzano la trasformazione; una è che sono tre anni che questa squadra fa sempre le stesse cose. La seconda è che prima c'era un allenatore forte, che con personalità trasmetteva le sue idee. Bisogna essere intelligenti nel cercare di fare bene le cose. Magari si parte con un modulo e poi diventa un altro. Si può essere offensivi o difensivi a seconda di come si starà in campo".

    ROTAZIONI - "Per forza dovranno giocare tutti, perché abbiamo questa situazione particolare tra campionato e coppa subito dopo il rientro dalle nazionali. Per me i 5 cambi sono una cosa bellisima ed è importante far partecipare tutti. Io anche devo ancora capire bene chi è più adatto e chi di meno. In ogni caso, c'è da vincere la partita e fare bene. Ci dovrò mettere meno tempo possibile per capire come fare al meglio tutto il necessario. Abbiamo fatto allenamenti importanti, seri sotto tutti i punti di vista. ho trovato una squadra molto decisa nel voler fare meglio di quanto fatto finora. Chiaro che nei primi giorni sono tutti perfetti, per ben figurare col nuovo allenatore. La gente vera si vedrà poi in campo sul lungo periodo, nelle difficoltà, fisiche e mentali. Per adesso posso solo dire che ho visto tutti molto motivati e con la voglia di tirar fuori l'orgoglio per giocare meglio".

    LA SQUADRA - "Con Immobile ci ho parlato un paio di volte e l'ho visto motivato. Penso che lui ci tenga molto sia alla Lazio, sia alla Nazionale. Ma dipende solo da lui fare bene per conquistarsi una maglia. L'ho visto voglioso. I gol li ha sempre fatti e li farà  ancora. Ci conto tanto. Ha grandi qualità calcistiche, ma anche umane e so che sarà molto importante in questi due mesi. Le gerarchie comunque non possono basarsi solo sul passato. Non si vive di passato, bisogna guardare al presente. Kamada è un giocatore completo, che ha corsa e qualità di gioco. All'Eintracht ha giocato sia trequartista, sia in mezzo al campo. Lo ritengo più adatto al calcio che faccio io, che a quello che veniva fatto precedentemente. Ha doti importanti, che a me piacciono. L'ho visto allegro. Ora vedremo in campo. Lazzari ha avuto un piccolo problema fisico e vedremo oggi se ce la farà. Oggi si parla di equilibrio difensivo, ma c'è anche quello offensivo. Bisogna avere gente con i gol nei piedi, ma anche in grado di applicarsi in fase difensiva. Le scelte saranno anche sulla base degli avversari. A me piace un calcio offensivo, ma non mi piace prendere gol. Non lo so se Felipe Anderson può giocare esterno. So che è sempre disponibile e ha gamba. Vedremo come giocheremo e anche come si svilupperà la manovra di squadra e la partita".

    GIOCATORI FORTI - "Zaccagni e Luis Alberto possono giocare insieme. L'importante è avere giocatori forti: se un allenatore è bravo un posto glielo trova. Vedremo domani se la squadra sarà fisicamente in grado di fare quello che io voglio. A contare sono le distanze: la Lazio è sempre stata una squadra con dati atletici importanti. Ci sono anche cose simili a prima che abbiamo provato. Per esempio, andare a prendere la palla alta. Abbiamo parlato tanto di come fare le scelte e le cose giuste. La struttura di squadra penalizza un po' il gol da calcio da fermo, ma quando c'è la voglia di fare gol, in qualche modo ci arrivi. Bisogna lavorare di più sulle convinzioni. Tutti gli allenatori hanno dei punti fermi nelle proprie squadre. Alcuni assumono un'importanza diversa a seconda dei casi. Io sono molto attento ad essere giusto con tutti. Qui ho giocatori forti e bravi: Cataldi ha giocato tanto ed è bravo, ma sono contento anche di riavere Patric, perché mi piace la sua rapidità nel giocare il pallone".

    CORAGGIO - "Non esistono discorsi su momento importnate della carriera e partite della vita o che valgono una stagione. A me interessa preparare bene e gare. Mi piace lavorare sul campo. Il resto è tutto fumo. Spero che l'effetto sorpresa del mio arrivo possa aiutarci domani contro la Juve. Io ho già detto ai ragazzi di andare in campo senza pensieri e che se ci sarà qualcosa che non andrà bene, me la prenderò io sulle spalle. La squadra deve solo assumere in fretta le indicazioni. Voglio vedere coraggio domani".

    Commenti

    (2)

    Scrivi il tuo commento

    Del Piero 79
    Del Piero 79

    Igor dai una bella lezione allo stallaro e a chi ti ha lasciato al palo !

    • 6
    • 0

    Altre Notizie