Laziomania: È nata prima la Juventus o le domande esistenziali?
Si può battere la Juventus? Nel mondo Lazio questa precisa domanda ha lo stesso candore scintillante di quelle più esistenziali, di vita, di morte, e di altri strani dogmi. Per esempio: che fine farà Djordjevic? Caicedo salverà il mondo Lazio? C'è vita oltre la cessione di Keita? La domanda iniziale, la prima, in realtà porta con sé un inevitabile corollario, che starà facendo rigirare nel lettone Simone Inzaghi: come? Che poi sarebbe la domanda più interessante. Fior fior di pensatori del mondo Lazio sono impegnati a demolire il mercato della Lazio o a incensarlo, gli uni e gli altri in realtà abbastanza terrorizzati dall'ignoto che in questo momento inevitabile si abbatte su chi si metta, di buzzo buono, a ragionare sulle umani vicende biancocelesti.
Inzaghi sta portando il mondo Lazio alla chiara consapevolezza di cosa sia una sorta di paterno affetto, quello del tifoso medio nei suoi confronti. Più o meno lo sguardo che si posa sul Mister è di stima, con una punta di commiserazione: alle soglie fatidiche del secondo anno, quello che ogni allenatore biancoceleste fallisce, lui ha fatto in modo di avere quantomeno una rosa più o meno profonda, sperando in una corrente pratica, al grido, 'meno scommesse, più Di Gennaro'. Ha preparato per tutto il ritiro un conclamato 3-5-2 verso cui la squadra non era per preparatissima ( un bel po', ma non con granitica certezza), che probabilmente userà contro la Vecchia Signora. Che non ha fatto un precampionato scintillante, ma ha una serie di armi e consapevolezze che potrebbero far dubitare dell'esistenza di Dio anche ad un eremita santo. Inzaghi un eremita non è (non ancora, si spera non succeda mai, ma a qualcuno è successo di finire da solo, nonostante tutto), nonostante il mercato si presume non sia nemmeno in odor di santità: forse si starà solo facendo una serie di domande esistenziali. C'è vita dopo la cessione di Keita? Marusic può correre più di queste ultime giornate di mercato? E soprattutto: è nato prima la Juventus, o la domanda su come batterla?
