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  • Le altre rallentano, il Psg non domina ma vince la Ligue 1 anche con una squadra da rifare sul mercato

    Le altre rallentano, il Psg non domina ma vince la Ligue 1 anche con una squadra da rifare sul mercato

    • Federico Targetti
    Ci si lamenta molto della Ligue 1, vedendola come un campionato per nulla interessante e monopolizzato dal Paris Saint-Germain – con quella festeggiata a Strasburgo fanno 9 vittorie negli ultimi 11 campionati – eppure quella di quest’anno è stata una bella campagna. Probabilmente perché l’egemonia del Psg non è stata mai così netta, per quanto costante. Ma anche perché le squadre più accreditate per le piazze Champions hanno offerto un ottimo spettacolo, forse anche troppo, visto che non è mai emersa una chiara inseguitrice. Questo ha permesso al Psg peggio amalgamato degli ultimi anni di portare comunque a casa un titolo in una stagione altrimenti da dimenticare, con l’unico altro successo rappresentato dal 4-0 di fine agosto al Nantes in Supercoppa a Tel Aviv. Solo ottavi di finale in Coppa di Francia, soprattutto solo ottavi di finale in Champions League, ormai una vera e propria chimera.

    LA FAVOLA LENS NON BASTA – Se il Psg non ha perso lo scettro di Francia, gran parte del merito è delle altre, nel senso che Lille, Monaco (le uniche due squadre a spezzare il dominio in questo decennio), Marsiglia e Lens non hanno mai fatto quel balzo che sarebbe stato necessario a mettere veramente pressione ai campioni in carica. Che pure sono caduti diverse volte negli scontri diretti, anche al Parco dei Principi, ma non sono mai stati raggiunti. Notevole, comunque, il traguardo di Fofana e compagni, secondi e in Champions League per la terza volta nella loro storia.

    STELLE SCOMODE – Il rinnovo faraonico firmato da Kylian Mbappé in estate lo ha messo in una posizione privilegiata rispetto alle altre due stelle, Messi e Neymar, che hanno formato un tridente stellare senza dare mai le sensazioni della famosissima MSN al Barcellona nel 2015. Quando le cose si sono messe male e il Bayern Monaco dell’ex Choupo-Moting ha sancito l’eliminazione dalla Champions League, il malcontento dei tifosi si è diretto tutto sull’argentino, reo di pensare solo al possibile ritorno a Barcellona o ad un futuro ancor più dorato in Arabia, e sul brasiliano, troppo spesso infortunato e mai decisivo da quando è stato prelevato dalla Catalogna. E dire che è stato proprio Messi a segnare, su assist di Mbappé, il gol della matematica.

    NOSTALGIA CANAGLIA – Non solo: anche Marco Verratti, un veterano della squadra, sembra al passo d’addio dopo tanti anni di onorata regia all’ombra della Tour Eiffel. Nella sua intervista esclusiva nella redazione di Calciomercato.com, l’agente dell’ex Pescara Rafaela Pimenta ha confermato che la mezzala tornerebbe volentieri in Italia: "Un italiano prima o poi pensa di tornare a casa; ha sempre voglia di rientrare. Non posso dire che per lui non sia così".

    E ORA MOU? - L’accoppiata Galtier-Campos ha fallito nel proprio intento di dare una quadratura a una rosa che è sempre stata piena di campioni, ma non ha mai avuto costrutto. Quasi ininfluente, quasi scontato il titolo di Francia per una rosa che comprende anche i vari Hakimi, Fabian Ruiz, Sergio Ramos, Vitinha, Renato Sanches soffiato al Milan dopo un’estate di intrighi e praticamente mai impiegato. Per questo, una volta perfezionato l’accordo per Milan Skriniar a parametro zero, dalle parti della Capitale francese si sono già mossi per contattare Josè Mourinho, uno che, come dimostra la finale di Europa League ottenuta lottando con le unghie e con i denti con una Roma in condizioni fisiche disastrose tra infortuni e stanchezza, di coppe europee se ne intende eccome.

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