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  • Le divisioni dei No Pass-No Vax, l'Italia paralizzata e... un Natale senza regali

    Le divisioni dei No Pass-No Vax, l'Italia paralizzata e... un Natale senza regali

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Babbo Natale non ci porta i regali perché le renne non hanno il Green Pass.
    La comunicazione-narrazione alla vigilia del giorno del Green Pass per davvero è appena un passo al di sotto di un grottesco Babbo Natale non porta regali, renne senza Green Pass. E qui si parla della comunicazione-narrazione detta ufficiale, non di quella "alternativa ai fatti" (definizione trumpiana). D'altra parte è la stessa comunicazione-informazione da tempo in piena sindrome: quella sindrome che la porta a dare notizia di New York o Milano "sott'acqua" quando alcune strade e abitazioni sono allagate. Quella che la porta a dare notizia di "caos trasporti e trasporti in tilt" quando la proclamazione di uno sciopero sottrae al totale il 20 per cento dei mezzi circolanti. Il giorno dopo, ovviamente, non sono tutti morti affogati a New York o Milano "sott'acqua" e nelle città bus e metro non sono tutti spariti.

    L'Italia paralizzata, un format.
    In coerenza con la sindrome che è ormai identità, la comunicazione-informazione ufficiale (quella da alcuni accusata di essere al soldo...) ha adottato per oggi il format "Italia paralizzata". Blocco totale campeggia nei titoli, talvolta con la foglia di fico del "rischio di". Porti? Tutti chiusi. Tir? In maggioranza fermi. Corriere della Sera riporta letterale: "Sindacati annunciano il caos nel settore trasporti, rifiuti, ristoranti, bar...". Ristoranti e bar? Vanno avanti da settimane in vigenza del Green Pass. Perché il collasso proprio domani? Bazzecole rispetto ai testi delle ufficiali agenzie di informazione che "paventano" (va molto di moda il verbo) supermercati senza scorte e aziende senza materie prime. Se chi lo scrive o lo stampa credesse davvero probabile quel che comunica, un attimo dopo aver scritto, anzi uno prima di scrivere, andrebbe a far scorta al supermercato e si barricherebbe in casa per tenersi fuori dai tumulti. Ma ovviamente non  lo fa perché crede che oggi avrà tutto sommato una giornata normale. E' un intero sistema della comunicazione che segnala pioggia sicuramente torrenziale, nubifragio incontenibile, tornado e tifoni assicurati e rischio inondazioni e poi esce di casa al massimo con un k-way, ma neanche quello. Perché sarà una giornata magari piovosa, magari di pessimo tempo, ma la notizia della fine del mondo e dell'Apocalisse è leggermente, come dire, prematura. Così come quella dell'Italia oggi paralizzata e del Grande Blocco.

    Però da oggi si misura quante divisioni ha il No Pass-No Vax.
    Si narra che a suo tempo Stalin abbia chiesto più o meno: questo Papa quante divisioni ha? Stalin non vedeva carri armati con le insegne vaticane e quindi non riusciva a quantificare la reale forza della Chiesa cattolica in funzione anti Urss. Quante divisioni e quale la reale forza dei movimenti e dei sentimenti No Pass-No Vax?  I porti oggi non si bloccheranno, non certo tutti. Trieste probabilmente sì, ma lì non è solo No Pass, è anche (leggere Il Piccolo) e soprattutto indipendentismo ed extra territorialità, è via da Roma che innerva e caratterizza l'organizzazione sindacale alla testa del blocco. A Genova è sciopero per il contratto. Ma quanto è forte il movimento e sentimento No pass e No vax  tra i tre milioni di lavoratori non vaccinati si misura, questo sì, da oggi. Quanti si sa, ma quali sono i lavoratori non vaccinati? Davvero come sembra il 30% degli addetti ai trasporti (suddivisi in 80 per cento degli italiani vaccinati, circa 30 per cento di vaccinati tra gli stranieri)? Davvero come sembra meno plausibile il 20% di uomini e donne in divisa? Infatti se si rapporta la cifra stimata di non vaccinati, 60 mila, agli organici di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Forze armate, Vigili del fuoco, la percentuale declina verso il 10 per cento. Davvero non vaccinate la metà di colf e badanti? Davvero il 15/20 per cento tra gli autisti e lavoratori del trasporto pubblico? Davvero solo, qui ci sta il solo, il 30 per cento di non vaccinati tra i lavoratori dei campi, anche qui alta incidenza di manodopera straniera e per di più tenuta fuorilegge? E quanti di questi si metteranno in rivolta o in fila ai tamponi o in ferie e permessi? Da oggi comincia la conta, conta nella realtà, non nella narrazione a fumetti, stampata o postata che sia.

    No Pass-No Vax più forte delle sue divisioni in campo.
    La conta delle divisioni operative e militanti del No Pass-No Vax non dirà tutto della reale forza del sentire No Pass-No vax. C'è qualcosa di forte che sfugge alla conta. Quando se lo chiedeva Stalin, la Chiesa cattolica era molto più forte delle sue guardie svizzere. Si perdoni l'analogia irrispettosa, ma la forza del sentire No Pass-No Vax non è misurabile dai porti e Tir che bloccherà o non bloccherà. Da questa forza vanno detratte le pessime abitudini sociali dell'utilizzare ogni occasione per chiedere esenzioni , proroghe, eccezioni, incentivi, sconti, aggiramenti della regola da rispettare solo formalmente...( qualcosa del genere stanno facendo molte associazioni di categoria con ad esempio la proposta: Green Pass sì, ma da gennaio...). Detratto questo, dalla forza No Pass-No Vax va detratta anche la quota di fascismo che va ad ibridare il movimento. Detratta la quota di fascismo così come quella, minore ma non tanto, di antagonismo che si dice comunista che pure al No Pass-No vax si accoda. Detratto il molto da detrarre, molto, il più resta. La forza viene da lontano e dal profondo. L'anti vaccinismo esiste da molto ancor prima esistessero i vaccini. Per millenni, i millenni della storia conosciuta, di fronte alle pestilenze parte rilevante delle popolazioni ne attribuirono la causa alla collera delle divinità (o della divinità, le religioni monoteistiche non mutarono lo schema, anzi...), collera causata a sua volta dalle "colpe" di qualcuno. Qualcuno che regolarmente doveva essere "altro" e che, una volta scovato nel suo agire malefico e maledetto, doveva essere punito e bruciato, più spesso in corpo e sostanza che in effigie e parole. Per millenni chi diagnosticava e curava la pestilenza è stato sospettato da parte rilevante della popolazione di trescare con la pestilenza stessa, di diffonderla ad arte e per fini , oscuri sì, ma di certo a danno della gente comune e del popol buono. Da millenni in caso di pestilenza scatta il grido rabbioso: ci stanno avvelenando per eliminarci!  Oggi, caduta l'ira divina come causa prima, restano la voglia e il bisogno di smascherare e punire chi la pestilenza l'ha inventata-inoculata (i due concetti finiscono per sovrapporsi). Quindi i governi, gli Stati, le Organizzazioni scientifiche, la medicina, le competenze, le industrie, la finanza. i fatti stessi...Punirli e la loro punizione sia purificazione, purificazione del mondo dalla pestilenza. La forza dei movimenti e dei sentimenti No Pass-No Vax è maggiore e di altra natura da un picchetto riuscito o meno all'ingresso di un porto o dall'impatto-impasto di anti sistema di destra o di sinistra con le manifestazioni di piazza. E' una forza che abita da millenni nel lato oscuro e profondo delle società umane. Rispunta, sotto forme diverse, da millenni ad ogni pestilenza. Sotto forme diverse, ma sempre la stessa. E sempre contenibile, più o meno. Domabile con la ragione e/o la scienza o con gli argomenti della pubblica utilità, questo mai. E' appunto qui la sua forza.

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