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    Lecce: da Milano al Via del Mare, con l’Inter si chiude il trittico contro le big

    Lecce: da Milano al Via del Mare, con l’Inter si chiude il trittico contro le big

    • Stefano Gennari
    Era il 23 dicembre quando Lecce e Inter si sono incrociate nel match di andata e in quell’occasione i giallorossi hanno subito una sconfitta che ha interrotto una delle due strisce di imbattibilità della stagione, dopo le prime cinque giornate, di altrettante cinque gare culminate con la vittoria sul Frosinone. In quel periodo il Lecce, oltre a fare punti, si rammaricava anche per le occasioni gettate rispetto alla delusione attuale per le prestazioni meno convincenti, ma dalla sfida con i nerazzurri a San Siro il calendario non è stato così agevole per cercare ossigeno dopo la sfida di domani contro la capolista.

    Da quella partita il Lecce ha collezionato appena quattro punti in nove giornate tra prestazioni altalenanti e occasioni sprecate, le quali potevano portare un bottino maggiore rispetto alle quali è altrettanto legittimo considerare la difficoltà delle squadre incontrate. Infatti, delle suddette gare disputate ben sette sono state contro club della colonna di sinistra della classifica considerando anche che Inter, Atalanta, Lazio, Bologna e Torino sono state affrontate in trasferta e in situazioni di forma più o meno buone di queste. Effettivamente, guardando i punti conquistati e la classifica, questa serie di sconfitte si compensa con le due strisce di imbattibilità di inizio campionato sia in scontri diretti che contro squadre più quotate: ad esempio, contro la Fiorentina i giallorossi sono imbattuti, hanno sconfitto la Lazio e pareggiato con il Milan.

    A riguardo, bisogna constatare che infatti il Lecce, tra le squadre candidate per la lotta salvezza, ha perso solo il ritorno con il Genoa dopo aver vinto all’andata, mentre è imbattuto con tutte le altre. A questo punto, è necessario controbattere a chi ha affermato di recente che queste squadre hanno raccolto punti contro le big: Udinese, Empoli e Verona hanno sì fermato la Juventus ma è legittimo obiettare che queste compagini sono sotto ai giallorossi avendo perso match molto più alla portata nonché scontri diretti.

    Sicuramente ad aver preoccupato di più recentemente sono state le prestazioni, ben diverse da quanto visto nelle prime giornate, tranne la sfida al cardiopalma vinta contro la Fiorentina che aveva manifestato nuovamente quello spirito combattivo sino all’ultimo secondo che ha riportato i tre punti in mezzo alle varie sconfitte. Difficoltà che si sono viste anche in diversi giocatori tra prestazioni meno convincenti e assenze, in quest’ultimo caso quella di Banda tra Coppa d’Africa e recente infortunio, con le quali sono venuti meno alcuni punti. Infatti, tale periodo ha visto in particolare nell’assenza dello zambiano e la minore concretezza sotto porta di Krstovic quali elementi penalizzanti nei match disputati, cui si è aggiunto un centrocampo non sempre in grado di incidere: le prestazioni di Kaba sono state altalenanti non solo tra un match e l’altro, ma anche all’interno della stessa partita, così come per Oudin che passa da grandi giocate a non incidere, a cui aggiungere i vari spostamenti di ruolo tra mezz’ala ad esterno offensivo dove non ha brillato, come visto contro il Torino.

    Nuove emergenze contro l’Inter al Via del Mare tra la difesa e i dubbi a centrocampo: infatti, alle sicure assenze di Pongracic e Dorgu per squalifica, si potrebbe aggiungere quella di Baschirotto per febbre dovendo ricorrere ad una difesa inedita con Touba e Blin centrali. A quel punto anche il francese sarebbe fuori dai ballottaggi a centrocampo per i due che dovranno affiancare Ramadani tra Gonzalez, Oudin, Kaba e Rafia. L’opzione, per così dire, muscolare potrebbe vedere Kaba insieme a Rafia o Gonzalez per unire fisico, corsa e pressing lasciando fuori Oudin come mossa dalla panchina o dirottato sull’esterno. Quest’ultima scelta potrebbe essere giustificata se D’Aversa non dovesse ritenere Banda pronto dal primo minuto al rientro dall’infortunio, ma in quel caso ci sarebbe anche l’opzione Sansone che in un match così complicato potrebbe aiutare con la sua esperienza. Infine, resta aperto il ballottaggio tra Krstovic e Piccoli con quest’ultimo che ha corso tanto contro il Torino e potrebbe aver dato nuovi feedback positivi all’allenatore.
     

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