Lecce, furia Sticchi Damiani: 'Negato un rigore che valeva la salvezza, sono incazzato nero. Var così falsa i risultati'
Non si placa la furia del Lecce dopo la sconfitta con il Bologna e la mancata assegnazione di un rigore per trattenuta di Denswil su Mancosu. Il presidente dei salentini Saverio Sticchi Damiani tuona a Tr News Talk: "Siamo terzultimi, con la possibilità di arrivare ancora a 38 punti che sarebbe un punteggio ragguardevole, ma non so se ci consentirà di salvarci. Bologna? Al netto della falsa partenza, la squadra ha avuto il cuore di fare una ripresa strepitosa e ancora una volta un rigore al 94' che poteva essere dato e ci avrebbe consentito di affrontare la gara di Udine da favoriti. È come un macigno, vale una categoria e francamente sono consapevole che avremmo potuto fare meglio, ma c'era un rigore che ci poteva salvare e sono incazzato nero perché non ci è stato dato. Malafede? Dico solo che il rigore poteva starci e non ci è stato dato, e valeva la permanenza in A: era un rigore pesantissimo sul quale l'arbitro sarebbe dovuto andare al VAR per guardarlo con attenzione. VAR? È un occhio elettronico che se vuole può vedere tutto, anche la spinta di un centimetro. Dobbiamo intenderci: se serve per spaccare il capello su determinate cose allora deve farlo sempre, altrimenti da strumento di trasparenza diventa uno strumento che condiziona e falsa i risultati. O va a vedere i millimetri per tutti, o per nessuno: se va a vederli soltanto per qualcuno, condiziona i risultati. Liverani? Ogni discorso al momento è prematuro, per me è impensabile parlare pubblicamente di futuro. Ovviamente una società programma tenendo conto di tutte le ipotesi, ma non è il momento di parlarne. Liverani ci ha dato tanto, dico solo una cosa che vale per lui e per chiunque altro: chi sta nel Lecce ci sta perché onorato di starci, non perché fa un favore a qualcuno. Se ci sono gli stimoli si resta in questa squadra, se gli stimoli mancano allora meglio che va".
