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  • Leccemania: la paura degli scontri diretti, vietato sbagliare con questo calendario e classifica

    Leccemania: la paura degli scontri diretti, vietato sbagliare con questo calendario e classifica

    • Stefano Gennari
    Si dice che “la paura fa novanta” ed invece per il Lecce fa “scontro diretto” dopo aver fallito l’ennesimo stagionale contro il Verona. La delusione resta per non aver sfruttato un match in cui i giallorossi avevano due risultati su tre per non avere le conseguenze che invece si sono verificate. Al momento bisogna ringraziare la Cremonese che ha fermato lo Spezia, altrimenti il vantaggio sul terzultimo posto non sarebbe stato di quattro punti ma di uno solo con i liguri e il Verona.

    Prima di parlare degli altri, però, va visto ciò che non ha funzionato in casa propria: la squadra di Baroni infatti è entrata in campo pensando sin troppo a non perdere o, più probabilmente, con la paura che ciò potesse accadere come testimoniamo i primi minuti. Il confronto del Via del Mare non ha mostrato una partita esteticamente bella in cui il Verona ha puntato prevalentemente sulla fisicità del centrocampo, di cui il trio giallorosso ne è stata vittima, e soprattutto in attacco dove Djuric ha dato rifornimenti ai compagni oltre ad essere pericoloso. A svegliare i giallorossi è stato un primo tempo bloccato nella propria metà campo, seppure con qualche brivido dalle parti di Falcone, per poi diventare più propositivi nella ripresa ma la rete degli ospiti ha praticamente tagliato le gambe ai ragazzi di Baroni incapaci di reagire concretamente. Il forcing finale (se così si può chiamare) ha prodotto l’occasione di Banda, tra l’altro ancora lasciato fuori nonostante la buona prestazione di Torino. Infatti Baroni, come accaduto in altre circostanze, si è ricordato di attingere dalla panchina solo a gol subito come se il piano gara fosse quello di mantenere il pari ad ogni costo, anche quello di soffrire come è realmente accaduto, piuttosto che cercare di colpire i gialloblu che, vista la situazione di classifica, sarebbero potuti crollare anche psicologicamente in caso di sussulto giallorosso. Inoltre, affermare che la rete incassata è frutto di un episodio, nasconde i consueti problemi e la lettura sbagliata della partita se si pensa che il primo tiro in porta è giunto all'88' mentre per il resto dell'incontro Ceesay ha dovuto lottare nel deserto e il centrocampo non è pervenuto, compreso anche Hjulmand che è sempre uno dei pochi a salvarsi.

    Adesso arriva il momento di andare a Roma dove il Lecce è atteso dalla Lazio ferita e con un rendimento più altalenante che le è costato il secondo posto. Prima di questa settimana la sfida dell’Olimpico si prospettava come il passaggio da uno scontro diretto all’altro ma il risultato di Verona rende obbligatoria una prestazione importante in attesa del vero e proprio match point con i liguri.
     

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