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  • Lega Pro, con il Decreto Rilancio arriva la cassa integrazione in deroga per i club. Tutte le misure

    Lega Pro, con il Decreto Rilancio arriva la cassa integrazione in deroga per i club. Tutte le misure

    • Andrea Robertazzi
    La Lega Pro stava aspettando da fin troppo tempo che il Governo le offrisse una stampella sulla quale appoggiarsi in un momento così delicato. La pandemia di Coronavirus ha messo letteralmente in ginocchio il sistema sportivo italiano e la Serie C è stato il campionato ad aver subito maggiormente il colpo, anche e soprattutto a causa della maggiore instabilità economica rispetto agli altri campionati professionistici. Ecco perché l'arrivo del Decreto Rilancio è una vera e propria manna per la Lega Pro, arrivata quasi ad un punto di non ritorno. 

    LE MISURE - Il punto principale dell'intervento del legislatore è certamente quello legato alla Cassa Integrazione in deroga, che sarà finalmente accessibile per i club di Serie C. Non solo, perché è anche stato previsto che le società saranno sollevate dal pagamento dell'IRAP e potranno beneficiare di contributi a fondo perduto, oltre che di incentivi fiscali. Dilatati, poi, i tempi relativi ai versamenti dei contributi previdenziali e delle imposte, cosa che permetterà alle società di tornare a respirare dopo mesi di agonia. Un provvedimento, insomma, che offre un salvagente pressoché fondamentale per la Lega Pro, che stava inesorabilmente sprofondando sotto i colpi del virus. Certo, i problemi non si risolveranno tutti con questa misura, ma il passo avanti fatto dalle istituzioni è stato certamente importante oltre che fondamentale per la sopravvivenza di moltissimi club, che erano ad un passo dal fallimento.

    IL COMUNICATO - Di seguito il comunicato diramato dal presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: ''Desidero ringraziare il Governo, il Ministro competente per lo sport, Vincenzo Spadafora, e il Ministro per l’Economia, Roberto Gualtieri, oltre ai loro staff, per aver ascoltato e compreso i bisogni del mondo del calcio e per aver fornito risposte concrete. Ringrazio anche la FIGC per aver fatto sintesi tra le istanze del nostro settore e per averle rappresentate. Il decreto rilancio, sulla scia del Cura Italia, riconosce al calcio di essere un apparato industriale alla pari di altri, che genera un valore sociale, economico ed occupazionale per il Paese, e ciò ha fatto sì che al calcio fosse riconosciuto uno stato di crisi per l’emergenza legata al Coronavirus. Venendo alle misure, i club di Serie C potranno finalmente accedere alla cassa integrazione in deroga, misura che si attendeva da tempo, e saranno sollevati dal pagamento dell’IRAP. Le società di calcio potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto e potranno accedere a misure di incentivo fiscale, come un credito di imposta fino al 60% per i canoni di locazione, di leasing e di concessione degli immobili destinati allo svolgimento delle attività sportive. I versamenti delle imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali sono stati prorogati al 16 settembre mentre i canoni di locazione e concessori sull'affidamento degli impianti sportivi sospesi fino al 30 giugno, con la possibilità di procedere ai versamenti mediante rateizzazione. Inoltre, il decreto prevede la possibilità di richiedere una revisione dell’ammontare dei canoni di locazione degli impianti. Per far fronte alla crisi, il decreto prevede infine la costituzione di un Fondo salva sport nel quale confluirà una quota della raccolta delle scommesse sportive. L’auspicio è che i tempi per accedere a queste risorse sia il più breve possibile. Ne abbiamo bisogno per poter esercitare un ruolo sociale. Dobbiamo avere speranza e un pensiero lungimirante per riportare il nostro calcio ad essere un gioco, che suscita emozioni e unisce le persone”.

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