
Leone, il paragone con Pirlo e la Juve con Pjanic: dalle giovanili bianconere alla consacrazione con la Juve Stabia
Talento precoce, visione di gioco raffinata e una maturità fuori dal comune lo hanno reso fin da subito un centrocampista fuori dagli schemi. Giuseppe Leone è il faro della Juve Stabia, ma la sua storia parte da lontano, dai campi di Vinovo, dove ha mosso i primi passi con la maglia della Juventus. Oggi, dopo un percorso fatto di sacrifici e scelte coraggiose, brilla a Castellammare di Stabia, dove è diventato un pilastro della squadra che ha conquistato a sorpresa i playoff per la promozione in Serie A. Quella che si è da poco conclusa è stata la stagione della consacrazione per il classe 2001, che dopo l’ottima annata culminata con la promozione in Serie B si è confermato anche nel campionato cadetto.
LA JUVE E GLI IDOLI - Leone entra nel vivaio della Juventus nel 2007, a soli sei anni, e cresce osservando da vicino campioni come Dybala e Cristiano Ronaldo, assimilando la loro mentalità vincente. A 17 anni debutta con la Primavera, poi gioca due stagioni in Serie C con la Next Gen. Il paragone con Pirlo lo accompagna fin da subito: la sua visione di gioco, la pulizia tecnica e la capacità di impostare ricordano il fuoriclasse azzurro, così come l’ispirazione presa da Pjanic, con cui si è allenato.
LA JUVE STABIA - Il vero rilancio arriva lontano da Torino. Dopo una stagione a Siena, Leone approda a Castellammare di Stabia dove ritrova Guido Pagliuca, tecnico che lo aveva già avuto in Toscana. Alla Juve Stabia, l’allenatore lo richiede con forza, e il centrocampista risponde con una stagione da protagonista assoluto: 34 presenze e 4 goal nel campionato della promozione in Serie B. Il suo contributo va oltre le statistiche: guida il gioco con lucidità, mostra personalità in ogni fase della partita e diventa un punto di riferimento in mezzo al campo. Nella stagione successiva, conclusa con l'accesso ai playoff, Leone conferma la sua importanza: altre 34 presenze, 1 goal, 2 assist e l’84% di passaggi riusciti. La sua intelligenza calcistica e la padronanza tecnica sono elementi fondamentali per il sistema di gioco delle 'Vespe'.
PASSIONI E FUTURO - Oltre il calcio, Leone coltiva interessi personali che raccontano il suo equilibrio. Appassionato di musica, suona il pianoforte, e sta completando il percorso di laurea triennale in Economia Aziendale all’Università degli Studi di Torino. Sotto contratto fino al 2026 con la Juve Stabia, il classe 2001 ha una clausola rescissoria da 500mila euro e l’attenzione di diversi club. Il suo futuro sembra promettere ancora grandi traguardi.
LA JUVE E GLI IDOLI - Leone entra nel vivaio della Juventus nel 2007, a soli sei anni, e cresce osservando da vicino campioni come Dybala e Cristiano Ronaldo, assimilando la loro mentalità vincente. A 17 anni debutta con la Primavera, poi gioca due stagioni in Serie C con la Next Gen. Il paragone con Pirlo lo accompagna fin da subito: la sua visione di gioco, la pulizia tecnica e la capacità di impostare ricordano il fuoriclasse azzurro, così come l’ispirazione presa da Pjanic, con cui si è allenato.
LA JUVE STABIA - Il vero rilancio arriva lontano da Torino. Dopo una stagione a Siena, Leone approda a Castellammare di Stabia dove ritrova Guido Pagliuca, tecnico che lo aveva già avuto in Toscana. Alla Juve Stabia, l’allenatore lo richiede con forza, e il centrocampista risponde con una stagione da protagonista assoluto: 34 presenze e 4 goal nel campionato della promozione in Serie B. Il suo contributo va oltre le statistiche: guida il gioco con lucidità, mostra personalità in ogni fase della partita e diventa un punto di riferimento in mezzo al campo. Nella stagione successiva, conclusa con l'accesso ai playoff, Leone conferma la sua importanza: altre 34 presenze, 1 goal, 2 assist e l’84% di passaggi riusciti. La sua intelligenza calcistica e la padronanza tecnica sono elementi fondamentali per il sistema di gioco delle 'Vespe'.
PASSIONI E FUTURO - Oltre il calcio, Leone coltiva interessi personali che raccontano il suo equilibrio. Appassionato di musica, suona il pianoforte, e sta completando il percorso di laurea triennale in Economia Aziendale all’Università degli Studi di Torino. Sotto contratto fino al 2026 con la Juve Stabia, il classe 2001 ha una clausola rescissoria da 500mila euro e l’attenzione di diversi club. Il suo futuro sembra promettere ancora grandi traguardi.