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Lirola a CM: ‘La squadra crede in Iachini. Covid, situazione al limite. Su Callejon...'

Lirola a CM: ‘La squadra crede in Iachini. Covid, situazione al limite. Su Callejon...'

  • Iacopo Nathan
La Fiorentina, dopo il passaggio del turno in Coppa Italia e la vittoria contro l’Udinese in campionato, è chiamata al big match dell’Olimpico contro la Roma, per cercare di proseguire un percorso parso fin qui zoppicante. Calciomercato.com ha intervistato in esclusiva il terzino spagnolo die viola, Pol Lirola, per parlare del momento della Fiorentina e del calcio italiano.

Arriva da due prestazioni convincenti, può essere l'inizio della sua definitiva consacrazione in maglia viola?
“Siamo una squadra in crescita. Siamo consapevoli di dover ancora migliorare e anche a livello personale penso di avere ancora ampi margini di crescita. Sono abbastanza contento delle ultime prestazioni, ma penso di poter dare ancora di più”.

Si parla molto del sistema di gioco della Fiorentina, come si trova a fare il quinto di centrocampo?
“In realtà giochiamo con un sistema di gioco abbastanza fluido, a seconda dei vari momenti della partita copro zone diverse del campo con compiti diversi. Sicuramente poter “spingere” e dedicarmi con maggiore frequenza alla fase offensiva è una cosa che mi piace”.
 
Arrivate da un periodo non semplice, la vittoria contro l'Udinese può essere l'inizio del vostro riscatto, per zittire tutte le critiche?
“Le critiche fanno parte di questo mondo, non dobbiamo pensare a zittire nessuno, ma solo guardare a noi stessi e a crescere ancora come gruppo. La vittoria con l’Udinese ci può dare fiducia, ma dobbiamo continuare a rimanere concentrati e pensare a lavorare in vista dei prossimi impegni”.
 
Alcune critiche sono arrivate anche a Iachini, che lei conosce dai tempi di Sassuolo, come lo ha visto in questo periodo? Come si trova con l'allenatore?
“Il Mister è tranquillo, conosce questo mondo e sa come lavorare sotto pressione. Con il Mister ho un ottimo rapporto, sento la sua fiducia e penso di poter dire che tutta la squadra crede in lui e nelle sue idee”.
 
Il mercato ha portato alcuni giocatori importanti, Callejon su tutti, che è anche suo connazionale. Quanto può imparare dal numero 77, che ha sempre giocato sulla fascia destra?
“Callejon è un calciatore straordinario e un bravissimo ragazzo. La sua esperienza e il suo talento possono davvero darci tantissimo. Non abbiamo proprio lo stesso ruolo, ma sicuramente i consigli di calciatori del livello di Josè sono utilissimi per me e per i compagni più giovani”.
 
Domenica affronterete la Roma, quanto sarebbe importante per voi portare a casa 3 punti nonostante le assenze di Ribery e Pezzella?
“Sarà una partita difficilissima contro una squadra in cui giocano tantissimi campioni. Sarebbe straordinario riuscire a vincere e credo che anche nella nostra squadra, come tra i giallorossi, ci siano molti calciatori importanti, per cui non partiamo di certo battuti. Sarà una bella partita e ci auguriamo di fare una grande prestazione”.
 
Nei giallorossi c'è Borja Mayoral, con cui ha vinto l'Europeo under 21, vi sentirete prima della gara?
“Non so se ci sentiremo, ma sicuramente sarò felicissimo di salutarlo prima della gara”. 
 
Come state vivendo con la squadra tutte le regole imposte dal protocollo anti Covid, visti i tanti casi nella Fiorentina della scorsa primavera?
“E’ una situazione complicata per tutto il mondo. Sicuramente non possiamo viverla con serenità, come d’altra parte nessuno in questo momento storico. Noi siamo fortunati perché, sebbene con tante restrizioni e seguendo i vari protocolli, riusciamo comunque a svolgere il nostro lavoro”.  
 
Quanto è difficile coniugare l'attività sportiva con la paura del contagio, visti anche i tanti giocatori che vengono trovati positivi?
“Non è facile sicuramente. Noi calciatori siamo continuamente monitorati e, nei limiti del possibile, “protetti”, ma è sempre una situazione al limite”. 
 
Quanto è difficile giocare in uno stadio a porte chiuse? Può l'assenza di pubblico portare a cali di concentrazione durante i 90 minuti?
“Il calcio senza pubblico è una stortura, questo sport vive della passione dei tifosi e qui a Firenze lo sappiamo benissimo. Purtroppo al momento non ci sono alternative e dobbiamo convivere con questa situazione sperando di uscirne il prima possibile. Non so se l’assenza di pubblico influisca o meno sulla concentrazione, immagino dipenda dalle capacità di attenzione di ogni singolo calciatore, ma sicuramente i tifosi svolgono un ruolo cruciale, sia in termini di supporto che in termini di spettacolarizzazione dell’evento. Speriamo di poterli riabbracciare molto presto”. 
 
Sappiamo la sua passione per gli Esport, che l’ha vista gareggiare in vari tornei e anche sfidare i pro Player della Fiorentina, che hanno fatto parte del Calciomercato.com invitational, ci racconti questa sua passione
“Come tanti miei compagni, anche io sono appassionato di Esport. Nel tempo libero mi piace giocare online, è un modo per rilassarmi e, probabilmente, in tempi come questi nei quali, per una ragione o per un’altra, si sta molto a casa, un bel modo per passare il tempo”.

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