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  • Inter, lite Icardi-tifosi: ecco com'è andata

    Inter, lite Icardi-tifosi: ecco com'è andata

    Un confronto tutt'altro che pacifico che ha rischiato di sfiorare in vera e propria rissa (non solo verbale) tra i tifosi dell'Inter e Mauro Icardi. La scena ha fatto il giro di tutte le televisioni: al termine dell'ennesima gara persa e giocata senza mordente dalla formazione nerazzurra, Ranocchia, Guarin e il bomber argentino si presentano sotto il settore ospiti occupato dai propri sostenitori e provano a mitigare la rabbia per la sconfitta regalando maglie e pantalonci, come spesso avviene durante le trasferte. Mentre il colombiano prova a scusarsi per la brutta prova, Icardi lancia la maglia in curva senza curarsi troppo delle critiche che gli arrivano e, per tutta risposta, se la vede rispedire indietro. Qui l'ex giocatore della Sampdoria perde la testa e, dopo un nuovo tentativo di far avere maglia e pantaloncini che non va a buon fine, inizia ad inveire contro i tifosi dell'Inter apostrofandoli con un eloquente "Pezzi di m...a".

    LA RABBIA DI HANDANOVIC - A insulto risponde insulto, con Icardi trascinato negli spogliatoi dai compagni, gli stessi con cui si ripresenta dopo la doccia a nome della squadra (insieme a lui Handanovic, Ranocchia, Palacio e Carrizo) per avere un colloquio con i rappresentati della Curva Nord. Il problema, secondo quanto ricostruisce la Gazzetta dello Sport, è che l'atteggiamento del bomber non è di quelli concilianti e presto gli animi tornano a scaldarsi. "Che c...o volete? Io non devo chiedere scusa a nessuno", il pensiero espresso in sintesi dal ragazzo, prontamente invitato con metodi decisi da Handanovic a cambiare registro. Il portiere sloveno afferra il compagno due volte per il collo e solo allora l'argentino decide di porgere le scuse ai tifosi per la brutta sconfitta della sua squadra. Un episodio, quello del litigio del Mapei Stadium di Reggio Emilia, che rischia di creare un ulteriore spaccatura tra l'Inter e il giocatore, che sarà multato e il cui futuro, viste anche le difficoltà incontrate per rinnovare il suo contratto in scadenza a giugno 2018, è oggi più in bilico.

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