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  • Liverpool-Roma, i reduci '84: 'Vendicateci'

    Liverpool-Roma, i reduci '84: 'Vendicateci'

    Era il 30 maggio 1984, la data più dolorosa della storia della Roma. In quel giorno, infatti, i giallorossi persero la Coppa dei Campioni in casa, ai rigori contro il Liverpool di Rush. Finora è stata l'unica finale della competizione più prestigiosa giocata dalla Roma in oltre 90 anni di storia. Di quella squadra facevano parte Conti, Falcao, Cerezo, Graziani e tanti altri. Oggi quei "ragazzi" chiedono vendetta

    CONTI -  "Liverpool-Roma mi porta indietro nel tempo. Me la ricordo bene purtroppo. Ma vado in Inghilterra  col sorriso perché vedo una squadra motivata. Non c’è bisogno di rivincite. In questi giorni in tanti mi hanno chiesto di ricordare quella partita, ma la cosa bella è quella che ha saputo fare questa squadra, la Roma di oggi. Abbiamo battuto il Chelsea, eliminato Atletico Madrid, Shakhtar e Barcellona. Abbiamo rimontato il Barcellona! Da tifosi ci crediamo. Stavolta possiamo farcela"

    FALCAO - “Non tirai il rigore perché sentivo dolore al ginocchio, per colpa di un infortunio di un mese prima in campionato. Giocai grazie a un’iniezione, dopo 120’ non ce la facevo più. Parlai con Liedholm e gli dissi che non ce la facevo. Ma è bello arrivare in finale. E credo che quel piacere sia trasmesso anche ai giocatori attuali della Roma. Questa squadra ha cominciato a costruirsi quella notte”. 

    CEREZO - "Non eravamo abituati a quel tipo di partite, il Liverpool vinse perché non sentì il peso dell’Olimpico. Stavolta sarà diverso"

    GRAZIANI - "Ho sognato per mille notti di poter ribattere quel rigore. Quando ho visto il sorteggio mi è salita una grossa agitazione, ma si può riscattare quella notte" 

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