Lotito aveva torto: questa Lazio non vale la Juve. L'Atalanta rimonta, vince ed è da Champions più dell'Inter

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Lotito aveva torto, questa Lazio non vale la Juventus e la sua battaglia per riprendere il campionato, per sognare sul campo la vittoria dello scudetto si è già infranta, forse definitivamente, alla prima uscita stagionale. A spegnere gli entusiasmi biancocelesti è stata l’Atalanta, la squadra che diede il via all’andata alla cavalcata dei ragazzi di Simone Inzaghi, che in rimonta si è confermata la squadra più in forma del campionato. Non sono bastati i primi 30 minuti a ritmi altissimi e i due gol di vantaggio a Immobile (oggi non all’altezza) e compagni. Le accelerazione forsennate dell’avvio hanno lasciato presto spazio alla costanza dei bergamaschi che colpo su colpo hanno ripreso, raggiunto e ribaltato il risultato. Fino al 3-2 finale che spegne, in un colpo solo, le velleità di quella che doveva essere almeno sulla carta la vera anti-Juve.È stata infatti la Lazio a partire più forte, con un giropalla veloce e soprattutto verticale che ha messo subito in difficoltà l’Atalanta. Lo spazio alle spalle del duo Djimsiti-Palomino sul centro destra è terreno fertile per Lazzari e Immobile e se Duvan Zapata si divora l’1-0 su rinvio sbagliato di Strakosha sono proprio i biancocelesti sfruttando quella corsia a trovare il vantaggio con l’autogol di De Roon che devia maldestramente nella propria porta il cross di uno scatenato Lazzari. L’Atalanta accusa il colpo ed è incredibilmente imprecisa nella costruzione a centrocampo e proprio da una palla persa in mediana arriva il raddoppio di Sergej Milinkovic Savic che raccoglie una palla al limite e trova una parabola imprendibile per Gollini.
L'uno-due pugilistico avrebbe steso un toro e infatti la Lazio avrebbe anche l'occasione per uccidere la gara, ma per due volte Immobile grazia l'Atalanta a tu per tu con Gollini. È qui che la gara cambia, perché l’Atalanta cresce con la crescita della sua stella, il Papu Gomez e dopo un miracolo di Strakosha su Malinovskyi trova il 2-1 con una classica azione da difesa a tre con il cross dell’esterno destro di centrocampo, Hateboer, concluso in rete di testa dall’esterno sinistro, Gosens, all’ottavo centro stagionale che certifica come i rumors sull’interesse dell’Inter siano più che giustificati.
Anche nella ripresa la risposta dell’Atalanta è veemente e i primi 10 minuti portano Freuler, Malinovskyi e Djimsiti vicini al pareggio. L’uscita di Cataldi per infortunio alla caviglia e l’ingresso di Parolo al suo posto toglie equilibri agli 11 di Simone Inzaghi che proprio da una palla vagante al limite capitolano ancora grazie a un bolide di Malinovskyi che non lascia scampo a Strakosha. Il crollo fisico di Luis Alberto e Milinkovic concede il centrocampo agli uomini oggi allenati da Gritti (Gasperini squalificato) e con l’ingresso di Ilicic l’Atalanta completa il suo capolavoro. Lo Sloveno in serpentina semina il panico, Acerbi si immola su Muriel, ma è sull’angolo successivo che Palomino svetta di testa e batte un colpevole e fuori posizione Strakosha.
Il 3-2 regge fino alla fine anche grazie a un deludente Muriel che si fa ipnotizzare due volte a tu per tu con Strakosha, ma il verdetto resta insindacabile. Le due squadre più in forma prima della sosta non sono più allo stesso livello. Una, l’Atalanta, vola a ritmi da Champions e può sognare in grande, forse più di quanto non riesca a fare l’Inter distante oggi soltanto 4 punti in classifica. L’altra, la Lazio, è crollata dopo soli 20 minuti ad alti livelli e non ha saputo né reggere l’urto né gestire il ritmo della gara. Così il sogno scudetto si fa sempre più complicato, se non impossibile, perché rosicchiare 4 punti a questa Juventus sarà sempre più complicato.
IL TABELLINO
Atalanta-Lazio 3-2 (primo tempo 1-2)
Marcatori: 5' p.t. aut. de Roon (A), 11' p.t. Milinkovic Savic (L), 38' p.t. Gosens (A), 21' s.t. Malinovskyi (A), 35' s.t. Palomino (A)
Assist: 11' p.t. Luis Alberto (A), 21' s.t. de Roon (A), 35' s.t. Gomez (A)
Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino, Djimsiti, Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens (24' s.t. Castagne), Malinovskyi (32' s.t. Ilicic), Gomez, Zapata (25' s.t. Muriel). All. Gritti.
Lazio (3-5-2): Strakosha, Patric, Acerbi, Radu (32' s.t. Bastos), Lazzari, Milinkovic-Savic, Cataldi (15' s.t. Parolo), Luis Alberto (32' s.t. Anderson), Jony(31' s.t. Lukaku), Immobile, Correa (10' s.t. Caicedo). All. Inzaghi.
Arbitro: Daniele Orsato (Schio).
Ammoniti: 7' s.t. Toloi (A), 11' s.t. de Roon (A), 27' s.t. Milinkovic Savic (L), 40' s.t. Patric (L)
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A volte leggendo i commenti dei tifosi che non voglio menzionare per privacy, mi viene in mente una idea brillante.
Prendo spunto degli ultimi commenti e soprattutto quella delle ore 09.19. Ho deciso di investire sulle quote azionarie della società SANOFI ITALIA produttrice del farmaco tanto caro ai gobbi che ne fanno ben uso, MAALOX. In questo modo faccio un bel gesto sul piano della salute per i tifosi avversari e nello stesso tempo il valore della azioni , essendo un socio azionario mi ripagherano sul fronte economico. Quindi concludo dicendo cari gobbi non abbiate paura a rosicare ci penserà MAALOX a curare la vostra salute e le mie finanze ne trarranno grande giovamento.
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