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  • Ma quale effetto Berlusconi: il Milan risale per merito di Allegri e dei giocatori. Nicchi chieda scusa al Catania

    Ma quale effetto Berlusconi: il Milan risale per merito di Allegri e dei giocatori. Nicchi chieda scusa al Catania

    C'è qualcosa di tenero in alcune analisi che motivano la risalita del Milan con la "Berluscossa". Anche questo ci è toccato leggere stamane.

    Siccome, dopo un anno durante il quale era sparito dai radar di Carnago,  da tre settimane il Cavaliere si presenta a Milanello e i rossoneri sono tornati a inanellare risultati positivi (pareggio con rimonta a Napoli; successi su Anderlecht, Juve e Catania) , il merito è ovviamente suo.

    E pazienza se in campo ci vanno i giocatori e in panchina siede Allegri che, sino a un mese fa, un giorno sì e l'altro pure stava sulla graticola. Lì l'aveva  piazzato Via Turati sin da agosto, quando l'infelice scelta di organizzare un'amichevole a New York, con il Real Madrid si risolse in una goleada umiliante e l'indomani Galliani non trovò di meglio da dire: "Il Milan non è  la Solbiatese".

    Pazienza se il 31 agosto, appena chiuso il mercato, Galliani sbottò: "Con Bojan, Pazzini e De Jong, non ci sono più alibi per Allegri questo Milan è da scudetto". Un aiuto formidabile per Allegri, al quale, lo stesso Galliani, su input di Berlusconi, in estate aveva demolito l'organico che in due stagioni aveva totalizzato 162 punti, vincendo uno scudetto, una Supercoppa di Lega e arrivando secondo nella stagione successiva. E sorvoliamo sulle panzane circa l'incedibilità di Thiaho Silva e Ibrahimovic, propalate per due mesi ,da metà maggio a metà luglio, sennò facciamo notte. 

    Pazienza se, alla vigilia di Milan-Juve, una setimana fa, Berlusconi atterrò a MIlanello per dire papale papale: "Proveremo a prendere Guardiola", con tanti saluti ad Allegri.

    Il quale, Allegri, sta letteralmente facendo meraviglie. Grazie a anche a Stephan El Shaarawy, un autentico fenomeno che promette grandi cose anche per la Nazionale di Prandelli.

    Il Milan sta risalendo  soprattuto per merito di Allegri e dei giocatori: è il caso di ricordarlo ai corifei berlusconiani in servizio permanente effettivo.

    Così come è il caso di ricordare che, nelle ultime due partite, clamorosi errori arbitrali hanno aiutato i rossoneri: contro la Juve, hanno vinto grazie a un rigore che non c'era; ieri sera, a Catania, hanno pareggiato grazie al gol di El Shaarawy viziato da fuorigioco, fermo restando che i siciliani si sono fatti del male da soli con la suicida espulsione di Barrientos.

    Ma l'assemblea di condominio designata da Braschi con la benedizione di Nicchi ha colpito anche il Milan: El Sharawy ammonito per una simulazione che non c'era;  rigore negato a Nocerino, atterrato da Alvarez che doveva pure essere espulso; espulsione di Boateng per fallo su Castro, quando sarebbe bastata l'ammonizione.

    Ecco perchè, anzichè autobeatificarsi sulla Gazzetta, come ha fatto ieri mattina, incensando il sistema, Nicchi dovrebbe chiedere scusa al Catania.

     

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