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    Manchester City-Liverpool è il nuovo derby d'Inghilterra: Haaland, le polemiche e... il rischio retrocessione

    Manchester City-Liverpool è il nuovo derby d'Inghilterra: Haaland, le polemiche e... il rischio retrocessione

    • Simone Gervasio
    In Italia il derby d'Italia, in Inghilterra quello che, da qualche anno a questa parte, lo è diventato. Manchester City-Liverpool apre domani alle 13:30 un weekend di grandi sfide in tutta Europa ma raggiungere il livello che si vedrà in campo all'Etihad sarà difficile per tutti. Negli ultimi 5 anni Citizens e Reds si sono spartiti i titoli in Premier (con la grande prevalenza della squadra di Guardiola) e anche nel 2023/24 i due club sono in piena lotta per la vetta. Quando un terzo della stagione è agli archivi, la classifica del campionato inglese è quanto di più equilibrato si possa trovare in giro: comanda il City a 28 punti, inseguono a 27 proprio il Liverpool e l'Arsenal. Resta alla finestra, a 26, il Tottenham. È 'solo' novembre ma i punti pesano doppio in questi casi. Basti ricordare che nel 2019 e nel 2022, la sponda blu di Manchester ha potuto esultare dopo aver battuto quella rossa di Liverpool per un solo punto in classifica in entrambi gli anni.

    POLEMICHE POCO BRITISH - Grandi gol, grandi campioni, grandi emozioni e... grandi polemiche. Le sfide tra City e Liverpoll hanno sempre regolato gioie ai tifosi di tutto il mondo e, anche stavolta, i due allenatori si sono trovati a parlare poco di calcio e più di quanto succede attorno al campo. Dopo i 10 punti di penalizzazione inflitti all’Everton per irregolarità finanziarie, in tanti hanno assunto che il prossimo a patire la stessa sanzione possa essere proprio il City, ancora sotto inchiesta. Il Times si è spinto a ipotizzare un concreto rischio di retrocessione per la squadra di Guardiola. Il catalano ha commentato così in conferenza stampa: "Il caso dell'Everton e il nostro sono molto diversi. Noi siamo innocenti fino a prova contraria, quindi prima di esprimermi, vorrei aspettare che la questione sia risolta. Mi sembra che la gente non veda l'ora che il City venga punito, ma vi posso assicurare che è più probabile che io resti qui se per caso finiamo in League One". Anche Klopp però non si è tirato indietro e ha attaccato la Federazione per la scelta di anticipare il match alle 13:30 italiane per motivi di ordine pubblico. "Come si fa a mettere una gara così a quest'ora? Onestamente credo che le persone che prendono queste decisioni non sappiano nulla di calcio", ha ammonito il tedesco. Ma polemiche a parte, come ci arrivano al big match i due club?

    MOMENTO DI FORMA - Entrambe le squadre cavalcano un buon momento di forma. Nelle ultime 4 gare si sono fermate solo una volta, per un pari, e appaiono avere in faretra più punti potenziali delle rivali londinesi. In assenza di Haaland, Guardiola si è affidato ad Alvarez ma ha scoperto soprattutto il talento di Doku. Il belga ha fatto scivolare in panchina Grealish ed è la vera novità della stagione per il City. In attesa del rientro di De Bruyne e di quello del norvegese. L'ex Dortmund infatti è ai box ma c'è ottimismo perché possa tornare titolare già da domani. L'infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori per gli impegni della nazionale è smaltito e il cyborg scalda i motori per esserci. Il Liverpool invece è una squadra rivoltata come un calzino rispetto a quella che nella passata stagione si è trascinata stancamente a un posto nell'Europa minore. La difesa ora è più solida, l'attacco è la solita giostra del gol, ma quello che ha permesse a Klopp di riproporsi ad alti livelli è un centrocampo nuovo di zecca. Il terzetto Mac Allister-Gravenberch-Szoboszlai sta assicurando freschezza, tecnica e forza fisica e ha ridato linfa a una sfida che è tornata ad essere tra le due migliori squadre della nazione. Dopo anni di battaglie tra Manchester United e Liverpool, il City ha soppiantato i cugini e spostato gli equilibri in Inghilterra. E già da domani i campioni d'Europa vogliono ribadire il proprio domino. 

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