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  • Manchester United: sicuri che il problema sia solo Mourinho?

    Manchester United: sicuri che il problema sia solo Mourinho?

    • Andrea Riva
    La Premier League è arrivata ad un terzo del cammino e la vera delusione fino a questo momento è senza ombra di dubbio il Manchester United di José Mourinho. I Red Devils dopo il pareggio casalingo di sabato scorso contro il Crystal Palace, si trovano malinconicamente al settimo posto della classifica a quattordici punti di distanza dai cugini campioni d’Inghilterra del City, capolista del campionato. Sei vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte, venti gol fatti e ventuno subiti, questo ad oggi recita lo score dello United. Che la stagione sarebbe stata complicata lo si era capito fin dall’inizio con il mercato estivo a scartamento ridotto dove le uniche operazioni di un certo rilievo sono stati gli acquisti del centrocampista brasiliano Fred dallo Shakhtar Donetsk (59 milioni di euro) e il difensore portoghese Diogo Dalot dal Porto (22 milioni), tra l’altro ancora mai utilizzato in Premier League. 

    A complicare le cose ci sono stati anche i litigi continui tra lo Special One e  Paul Pogba dove a fine settembre si è arrivati al culmine quando il tecnico ci è andato giù pesante togliendo i gradi di vice capitano al francese reo di essere stato critico nei confronti dello stile difensivo della sua squadra dopo il pareggio in casa per 1-1 contro il Wolverhampton. Intanto il primo obiettivo stagionale se è andato subito perché ad inizio autunno i Red Devils hanno pensato bene di farsi eliminare clamorosamente al terzo turno della Coppa di Lega (Carabao Cup) perdendo addirittura in casa ai calci di rigore contro il Derby County, formazione di Championship allenata da Frank Lampard. Un’onta difficile da cancellare per i tifosi dello United visto l’avversario di gran lunga inferiore e anche perchè questa coppa ad Old Trafford è stata vinta cinque volte (solo il Liverpool ne ha vinte di più con otto), l’ultima delle quali nella stagione 2016-17.  Una delle poche gioie invece è stata la vittoria nella quarta giornata della fase a gironi di Champions League in casa della Juventus per 2-1, dopo essere passati addirittura in svantaggio; i tre punti sono stati una manna dal cielo per la formazione inglese che grazie a questo exploit sono riusciti a tenere a debita distanza il Valencia, e qualificarsi per la fase ad eliminazione diretta.

    Perchè questi risultati così scadenti? Una causa potrebbe essere che tra le fila degli uomini di Mourinho ci sono ben undici giocatori che a fine stagione andranno a scadenza di contratto: il portiere David De Gea; i difensori Luke Shaw, Phil Jones, Chris Smalling, Matteo Darmian e Luis Antonio Valencia; i centrocampisti Ashley Young, Juan Mata, Ander Herrera, Andreas Pereira e l’attaccante Anthony Martial. Ovviamente questo fatto fa si che tutti questi calciatori stiano con la testa su altri lidi e non sono concentrati come dovrebbero sulla stagione attuale. Mandare a scadenza tutti questi giocatori è sembrata una scelta azzardata e poco intelligente.

    C’è anche una statistica che fa preoccupare i tifosi dei Red Devils ed è quella che Mourinho al terzo anno consecutivo nello stesso club fatica sempre a fare risultati; questo può dipendere dal fatto che lui chiede tantissimo ai suoi ragazzi che, evidentemente dopo un po’ di tempo vorrebbero cambiare aria, basti pensare che in tutta la sua carriera il tecnico portoghese non è mai stato per quattro stagioni complete nello stesso club. L’unica volta che ha iniziato il quarto anno è stato con il Chelsea, prima di essere esonerato poco prima di Natale. La sua caratteristica è quello di raggiungere l’apice dei risultati il secondo anno per poi calare irrimediabilmente nel terzo: è successo nel Porto, nel Chelsea (due volte) e nel Real Madrid, mentre con l’Inter alla fine della seconda stagione capendo che aveva dato tutto aveva salutato con il famoso triplete, facendo probabilmente la scelta più saggia.

    Il problema del tecnico lusitano in questa stagione che probabilmente si ripercuote sulla squadra è il pessimo rapporto che ha con stampa inglese con molti battibecchi durante le conferenze pre e post gara; dal canto loro i giornalisti alla prima occasione non esitano a dare delle belle stilettate a Mourinho incolpandolo soprattutto di scarso fair play in panchina e di essere troppo polemico durante le interviste. Ma sarà davvero lui la panacea di tutti i mali, dando così gli alibi  ai giocatori per questo inizio di campionato così deludente? 

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