Calciomercato.com

  • Mancini-Icardi, scelta tecnica o morale?
Mancini-Icardi, scelta tecnica o morale?

Mancini-Icardi, scelta tecnica o morale?

Paolo Condò, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, torna sull'esclusione di Mauro Icardi contro la Roma e analizza la decisione di Roberto Mancini: una scelta tecnica o dettata dal rispetto dei valori universali quali educazione, rispetto e spirito di squadra? Ecco cosa pensa il noto giornalista: 
"Ne abbiamo discusso per giorni, di quella formazione, senza deciderci se l’esclusione di Icardi fosse una scelta puramente tecnica, o se attenesse piuttosto a valori universali come educazione, rispetto, spirito di squadra. Il dubbio nasce da due concetti un po’ hard espressi dal giocatore al termine della gara precedente, vinta a Bologna grazie a un suo gol (elementare). Il primo, di cui molto si è parlato, era un lamento sulla scarsità dei rifornimenti: «Non è vero che sto segnando poco - il concentrato del discorso -, il problema è che la squadra non mi procura le occasioni necessarie». Non il massimo per un ragazzo da poco nominato capitano ma, considerata la solitudine del centravanti e l’egoismo connesso al ruolo, passi: come protesta non è nemmeno scandalosa. Molto più grave la seconda frase, che pure non ha attirato le stesse attenzioni: «Quest’anno sono arrivati giocatori con maggiori qualità individuali, e questo mi penalizza». Tradotto: dell’Inter penosa della scorsa stagione io ero l’unico capace, e grazie a una manovra incentrata su di me ho segnato 22 gol; quest’anno ci sono giocatori molto migliori, non faccio più da centro dell’universo e quindi segno di meno.È senz’altro possibile che l’allenatore dell’Inter abbia ragionato soltanto in termini tattici, e del resto il risultato ha promosso la sua scelta. Ma se ripensiamo al modo in cui il Mancini calciatore metteva a disposizione della squadra le sue straordinarie qualità individuali (non inferiori alle sue, Maurito: ci creda sulla parola), l’ipotesi dell’avvertimento riprende corpo; perché per l’Inter è un bene che quest’anno i giocatori bravi in rosa siano molti, e pazienza se l’eventuale buon risultato finale dipenderà (anche) da tre giocatori in grado di segnare 15 gol piuttosto che da uno capace di salire fino a quota 25". 

Altre Notizie