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  • Manovra finanziaria, riecco il 'Salva calcio', che ora diventa 'Salva sport': come i club rateizzeranno i debiti

    Manovra finanziaria, riecco il 'Salva calcio', che ora diventa 'Salva sport': come i club rateizzeranno i debiti

    Nascita complicata quella del cosiddetto 'emendamento Salvacalcio', che in Parlamento ha avuto prima una gestazione bipartisan, poi sabotata come emendamento al decreto di conversione del Dl aiuti-quater, perché tacciata di essere apertamente a favore delle società di Serie A non troppo trasparenti in questi anni Covid nella rendicontazione dei bilanci. Come si legge su Corriere.it, i guai della Juventus e i rilievi della Consob sulle plusvalenze per la compravendita di giocatori hanno fatto saltare il banco qualche settimana fa quando il 'Salvacalcio' è stato ritirato all’ultimo per i rilievi di alcune forze politiche di maggioranza. 

    Ora, scrive Fabio Savelli sul Corriere, il 'Salvacalcio' rientrerebbe in legge di Bilancio come richiesta di modifica da parte del governo all’esame da ieri della commissione Bilancio della Camera. Un emendamento che s’intende però 'erga omnes', nel senso che l’esecutivo lo presenta ampliando la platea di destinatari potenzialmente ammessi al pagamento a rate dei versamenti tributari e contributivi sospesi fino al 22 dicembre. 

    Cioè oltre alle società calcistiche in forte difficoltà dopo due anni di pandemia e il forte contraccolpo per i ricavi da biglietto per le misure di distanziamento vengono ammessi al beneficio anche "federazioni, associazioni e società sportive". 

    Il nuovo meccanismo prevederebbe "una rateizzazione fino a 60 mesi", dunque cinque anni, "di pari importo con una penale del 3% e con il versamento delle prime 3 rate entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione". Ma nella prima bozza firmata Presidenza del Consiglio l’emendamento in questione non è contemplato, ma fonti rilevano che oggi confluirà nella lista di emendamenti governativi all’esame della commissione parlamentare della Camera. 

    Il ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, ha fatto sentire la sua voce per renderlo estendibile al mondo dello sport, tanto che il ministro competente, Andrea Abodi, ora parla di norma "Salvasport".

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