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  • Matri e il gol importante:| 'La rete al Milan...'

    Matri e il gol importante:| 'La rete al Milan...'

    Un mese esatto alla finale di Coppa Italia di Roma contro il Napoli e, di conseguenza, alla fine della stagione 2011/12. Una stagione entusiasmante, in cui la Juventus è tornata a fare la Juventus, cioè a recitare il ruolo da protagonista assoluta.

    Un mese in cui giocarsi tutto, in campionato e in Coppa. Come in pochi si aspettavano quando l’avventura è partita a luglio da Bardonecchia. Le parole di Alessandro Matri, ospite della puntata settimanale di Filo Diretto su Juventus Channel, sono una sintesi perfetta: «Essere primi a sei giornate dalla fine del campionato e in finale di Coppa era difficile da pensare all’inizio. Con il passare dei mesi abbiamo capito la nostra forza e la nostra voglia di essere dove siamo. Stiamo vivendo il momento decisivo, non dobbiamo mollare adesso, vogliamo puntare a raggiungere entrambi gli obiettivi ed esaudire il nostro sogno».


    La prima di queste sette partite è una delle più attese. Intanto perché si affronta una rivale storica come la Roma, ma anche perché arriverà a una settimana dalla tragedia di Piermario Morosini. Il bomber milanese parla così dello sfortunato collega e della sfida con i giallorossi: «Morosini non lo conoscevo personalmente, ma la sua scomparsa mi ha portato un grande dispiacere. La sua storia ha insegnato a tutti noi a non lamentarsi per le piccole stupidate, ma a godersi la vita così come viene. La gara con la Roma? Sarà aperta perché entrambe le squadre lottano per un obiettivo importante. Dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci lasceranno e a giocare con la massima concentrazione, spinti dal grande apporto che il nostro pubblico sicuramente ci darà».

    Se la Juventus è arriva a un mese dalla fine in corsa su tutti i fronti, parte dei meriti sono di Matri. Alessandro è il bomber stagionale grazie ai dieci gol all’attivo, a cui va aggiunto il grande lavoro per la squadra: «Da quest’anno gioco in modo diverso. Prima puntavo più alla profondità, adesso vengo incontro e gioco maggiormente di sponda con i compagni. Ogni giorno si lavora per migliorare e crescere e sono contento di quanto ho fatto. Il gol più importante? Sicuramente quello segnato al Milan a San Siro, lo metto sullo stesso piano del primo in Serie A e del primo in Nazionale. Essere alla Juve e indossare i colori bianconeri è una grande emozione. Questa maglia è pesante da indossare per la storia che rappresenta, è conosciuta per le tante vittorie».


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