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  • Milan, cosa è cambiato sull'idea Rakitic

    Milan, cosa è cambiato sull'idea Rakitic

    • Federico Albrizio
    "Non capisco questa situazione. Io voglio giocare, se potrò farlo al Barcellona meglio. Ma non so cosa accadrà". Parola di Ivan Rakitic, tornato a parlare della propria complicata situazione in casa blaugrana e tornato soprattutto a ribadire un concetto già espresso a più riprese: la necessità di trovare continuità di impiego, anche in vista di Euro 2020. Che questo, tuttavia, possa accadere realmente al Barça è diventato sempre più improbabile con il passare delle settimane: Valverde e Abidal hanno fatto capire chiaramente come il croato non rientri nel progetto tecnico dei catalani e con l'avvicinamento del mercato crescono di conseguenza le possibilità di un suo trasferimento a gennaio. Scenario, questo, implicitamente confermato anche dal ct della Croazia Zlatko Dalic: "So che a gennaio qualcuno di loro potrebbe trovare una nuova squadra e andare a giocare", riferendosi a Rakitic e Rebic, il cui addio al Milan è però impossibile avendo già giocato con due squadre in questa stagione (Eintracht Francoforte e i rossoneri).

    LA POSIZIONE DEL MILAN - Proprio il Diavolo è emerso come uno dei più seri candidati per il centrocampista classe '88, una candidatura non casuale vista la necessità di inserire leader tecnici e carismatici in un progetto giovane come quello avviato da Elliott: Rakitic interessa realmente al Milan e il giocatore, secondo quanto appreso da Calciomercato.com, non scarta l'ipotesi rossonera, nonostante l'impossibilità di giocare in competizioni europee e una classifica difficile, grazie anche all'appeal di Zvonimir Boban e all'influenza che la sua figura ha sui connazionali. Due nodi tuttavia rendono estremamente complicata questa pista, a partire da questioni economiche. Vero che Rakitic non scarta l'addio al Barcellona a gennaio e non esclude il Milan dalla corsa, ma l'intenzione è di mantenere l'ingaggio da 7 milioni di euro netti a stagione percepito in blaugrana: senza una forte rinuncia da parte del giocatore sarebbe impossibile trovare la quadra, con Elliott non intenzionata ad andare eccessivamente incontro a tali pretese. Il secondo fattore riguarda proprio le nuove linee tracciate da Boban e Maldini per il mercato in base alle ultime evoluzioni: se fino a poche settimane fa l'acquisto di un centrocampista era prioritario, i problemi dell'attacco e l'emergenza difensiva, visti l'infortunio di Duarte e le precarie condizioni di Caldara, hanno convinto a dirottare le attenzioni su un nuovo difensore centrale (il sogno è Demiral) e un centravanti, individuato in Zlatan Ibrahimovic. Il budget di gennaio del Diavolo sarà quindi destinato a questi due movimenti, rendendo impercorribili altre operazioni.

    LA SVOLTA - Eppure anche questo scenario, per quanto sia al momento predominante, non è completamente definito e potrebbe mutare nuovamente, in base a come si evolverà la situazione legata a Franck Kessie. L'ivoriano, tornato titolare a Parma, non è centrale nel progetto tecnico e non è incedibile, in caso di buona offerta (che permetta di mettere a bilancio una ricca plusvalenza) il Milan potrebbe sacrificarlo nella prossima finestra di mercato e a quel punto, tra ricavi del cartellino e risparmio sull'ingaggio, potrebbe investire su un nuovo rinforzo a centrocampo. E il nome di Rakitic sarebbe uno dei primi sulla lista di Boban e Maldini.

    @Albri_Fede90

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