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  • Milan, Dest e la doccia fredda targata Pioli: è una sentenza sul mercato

    Milan, Dest e la doccia fredda targata Pioli: è una sentenza sul mercato

    • Arturo Calcagni
    Doveva essere la stagione del rilancio, eppure l’avventura al Milan di Sergiño Dest rischia di essere una breve parentesi. Breve e poco felice. Giunto in rossonero agli sgoccioli del mercato di agosto dopo l’infortunio occorso ad Alessandro Florenzi in quel di Reggio Emilia, l’ex Ajax non ha mai sfondato sotto la gestione di Pioli. Anzi, proprio ieri è arrivata l’esclusione dalla lista Champions in favore in Thiaw: un segnale chiaro anche in vista del prossimo mercato estivo.

    NIENTE RISCATTO - Messo ai margini da Xavi al Barcellona (i blaugrana lo hanno pagato nel 2020 ben 21 milioni all'Ajax), il classe 2000 ha lasciato con felicità la Catalogna, ma difficilmente l’esperienza milanese dell’americano andrà oltre giugno 2023: allo stato attuale, visto anche il poco margine di manovra sul mercato, è assai difficile che il Milan decida di riscattarlo pagando 20 milioni di euro. Poco concreto in fase offensiva, Dest non ha brillato (eufemismo) anche in fase difensiva: troppe le disattenzioni e la sensazione di una difficoltà concreta a restare concentrato nell’intero arco del match. Il tutto anche dopo il Mondiale giocato con gli Usa in Qatar, lì dove il 22enne aveva fornito segnali confortanti.
    DOCCIA FREDDA - Alla ripresa, complici le enormi difficoltà di Calabria e compagni, il terzino non è riuscito a farsi notare positivamente. E adesso la doccia fredda con l’esclusione dalla lista Champions: una decisione che sa tanto di sentenza su quello che sarà il futuro di Dest. Non sicuramente a tinte rossonere.
     

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