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  • Milan: 10 in attacco, 4 in partenza

    Milan: 10 in attacco, 4 in partenza

    • FZ

    Una rivoluzione, che toccherà ogni gradino della scala gerarchica del Milan, in società e all'interno della squadra. Da Galliani ad Allegri, passando per i giocatori, nei prossimi due mesi il club rossonero sarà investito da addii e cessioni, soprattutto nel reparto offensivo. Con l'arrivo di Honda saranno ben dieci i giocatori d'attacco, francamente troppi, anche per un club in corsa su tre fronti. Il Milan infatti può contare già su Balotelli, Robinho, El Shaarawy, Matri, Pazzini, Niang, più i trequartisti Saponara, Birsa e Kakà. Allegri non è Oronzo Canà, il Milan non è El Dorado e non può permettersi di (stra)pagare giocatori costretti a fare la muffa in panchina.

    E allora via alle cessioni: solo Balotelli, Birsa, Matri e Kakà, al momento, sembrano incedibili, per tutti gli altri dipenderà molto dalle offerte. Chi ha maggiori chances di partire è Niang, in prestito o a titolo definitivo, al Genoa o in Inghilterra. Dalla Premier, soprattutto da Londra, continuano ad arrivare sondaggi sempre più frequenti per El Shaarawy, in Brasile non si è mai spento l'interesse del Santos per Robinho, nonostante il rinnovo estivo fino al 2016. Futuro in bilico anche per Saponara, richiesto da diversi club di serie A, e per Pazzini, che rischia di pestare i piedi a Matri. Questo lo scenario attuale, ma nessuno può sentirsi al sicuro. Chi vuole il Milan deve sudarsi la conferma. A partire da domani, al Camp Nou, contro il Barcellona di Messi e Neymar.

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