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  • Milan, dov'è la programmazione?

    Milan, dov'è la programmazione?

    • MaGu

    Thiago Silva parte, no resta. Ibrahimovic è sul mercato, no rimane al 99,9%. Arriva Dedé, se parte O Monstro. Ma non era già stato preso Acerbi? E Silvestre? Cassano che fa?

    Gli interrogativi in casa Milan sono all'ordine del giorno. Forse noi giornalisti ci stiamo capendo poco. Ma come comprendere un mercato che vive alla giornata? Un esempio: Galliani lunedì alla presentazione in Gazzetta del dvd di Inzaghi assicura: "Non vado a Parigi, il Roland Garros è finito". Come no. Ventiquattro ore dopo l'ad rossonero sbarca sotto la Torre Eiffel.
     
    Ok,a volte le occasioni nascono all'improvviso. Ma se Galliani il 29 maggio era già stato a Parigi, evidentemente non era per l'improvvisa passione per racchette e affini. Insomma, è tutta una strategia quella di depistare i media o semplicemente la stessa dirigenza del Milan non sa che pesci pigliare?
     
    Visto il precedente Pato-Tevez, qualche dubbio viene. Non è facile fare mercato senza fondi. Bisogna lavorare di cervello e intuizioni. Alcune geniali, come Nocerino all'ultimo giorno dello scorso calciomercato estivo. Ma una società come quella rossonera deve avere una programmazione. Deve decidere chi parte e chi resta. Quali settori rinforzare, quali sacrificare. 
     
    Ma finché sulle operazioni di mercato occorre aspettare il benestare di Silvio Berlusconi, l'approvazione della figlia Barbara, i richiami della coppia Marina-Piersilvio e il lavoro di Galliani, resta difficile fare le cose per bene. Perché è già complicato mettere d'accordo due parti, figuriamoci quattro. E allora si rischiano figure alla Pato-Tevez. Thiago Silva forse sarà la prossima. E sullo sfondo restano i malumori di Ibrahimovic e Cassano. Qualcuno fa chiarezza, per favore? 

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