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  • Milan: finalmente Higuain, ma per la Champions League serve altro

    Milan: finalmente Higuain, ma per la Champions League serve altro

    • Daniele Longo
    Lo ha cercato, inseguito a lungo e alla fine è arrivato. Gonzalo Higuain ha trovato il primo gol con la maglia del Milan con un movimento dei suoi, da vero rapace dell'area di rigore. Alla prima e unica occasione creata l'argentino è tornato a fare quello che gli riesce meglio.

    L'EVOLUZIONE DI HIGUAIN - Vedendolo giocare in queste prime tre partite ufficiali con la maglia rossonera si ha sempre di più la sensazione di assistere all'evoluzione tecnico e tattica del Pipita. Non è più solamente uno straordinario finalizzatore, bensì un vero e proprio regista offensivo. Viene a prendersi la palla a centrocampo, fa respirare la squadra e riesce a dare ampiezza con i frequenti cambi di fronte che tanto piacciono a Gattuso. E fa gol, perchè l'istinto è quello e rimane immutato. Ma, probabilmente, per l'upgrade definitivo al Milan serve anche qualcos'altro.

    TRA PERSONALITA' E VARIANTI TATTICHE - Regalare i primi 20 minuti di gara al Cagliari è stato un peccato mortale. Alla Sardegna arena il Milan è sceso in campo in maniera superficiale, quasi sorpreso dalla intensità messa in campo dai ragazzi di Maran. Gattuso ha lavorato tanto, in questi mesi, sulla testa dei giocatori ma la mentalità vincente non si acquista al supermercato. Ha ragione Maldini quando indica in questa mancanza la principale causa dei due punti persi in terra sarda. Dai vari Calhanoglu, Biglia e Musacchio è lecito attendere di più sotto questo punto di vista. Senza dimenticare quanto, sempre più di frequente, i movimenti degli esterni offensivi non sono propedeutici alla punta centrale. Contro squadre che si chiudono bene e non ti concedono pochissimi spazi servirebbe maggiore presenza dentro l'area di rigore, cosa che Patrick Cutrone (quando si riprenderà totalmente dall'infortunio) può dare. 
     

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