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  • Milan, Gazidis: 'Il nuovo San Siro sarà il miglior stadio d'Europa, possibile solo lavorando insieme all'Inter'

    Milan, Gazidis: 'Il nuovo San Siro sarà il miglior stadio d'Europa, possibile solo lavorando insieme all'Inter'

    "Grazie anche alla collaborazione con l'Inter, il nuovo San Siro sarà il miglior stadio d'Europa". Parola di Ivan Gazidis. In una lunga intervista concessa al Daily Mail, il CEO del Milan ha analizzato i piani di rilancio dei rossoneri, che passano dalla realizzazione del nuovo impianto: "San Siro è uno stadio iconico. C’è una storia enorme in quell'edificio e abbiamo molto rispetto per questo. Ma il modo migliore in cui possiamo onorare quella storia è creare un futuro vibrante per il club che abbraccerà e coinvolgerà la prossima generazione di tifosi. San Siro non è attrezzato per quel futuro. Le strutture all'interno dello stadio mancano di molte cose in moto diverso. Strutture base come i bagni. I bagni per i tifosi disabili non sono come li vogliamo. Anche se faremo un grande lavoro in quell'area, gli accessi potrebbero essere migliori".

    "San Siro ha un forte attaccamento emotivo per la gente, ma il nuovo stadio offrirà un ambiente migliore per guardare il calcio. Ci assicureremo di preservare tutti i migliori elementi di San Siro, la vicinanza al campo, la forma delle tribune, il suono sarà migliore, ma aggiungeremo a quello tutto quello che ha uno stadio moderno. Quando i tifosi visiteranno il nuovo stadio, capiranno perché è stata fatta questa mossa. Fino a quel momento, ovviamente, il focus è sulla nostalgia per San Siro".

    "Rinnovare San Siro? Probabilmente finiremmo per spendere tanti soldi per sistemare uno stadio che non sarebbe comunque lontanamente ben costruito e buono come potrebbe essere il nuovo stadio. L'opera di ristrutturazione renderebbe San Siro comunque irriconoscibile rispetto all'attuale impianto. C’è questa incredibile opportunità di costruire insieme un nuovo stadio che non sia solo un faro per il calcio italiano ma uno dei, se non il migliore stadio in Europa".

    "Il motivo per cui lo dico è perché la nostra storia di condivisione dello stadio ci permette di fare cose con il nuovo stadio che non si potranno vedere altrove. È davvero una situazione unica avere due club così grandi in una città così grande, una città così internazionale dove il calcio è davvero l'esperienza sociale e culturale dominante. Fare questo insieme ci consente davvero di costruire uno stadio che sarà leader mondiale".

    "Tornare al vertice? Servono molte cose per tornare al vertice. Ma lo stadio, per me, è l’elemento fondamentale, anche se non è l’unico. Non mi piace fare grandi promesse, è un viaggio che stiamo intraprendendo, in cui i giusti pezzi devono essere messi in ordine uno dopo l'altro, tutti nella giusta direzione. C'è un progetto stadio che parla da sé, poi ce n'è uno sportivo, dobbiamo adottare un approccio esteriore al calcio che vediamo in Italia. Se guardiamo quello che ha fatto la Premier League... Bisogna avere un approccio internazionale, usando esperti globali nei loro campi e mettendoli a lavorare insieme usando processi moderni, analisi, dati, tattiche moderne. Tutto deve essere allineato".

    "Abbiamo un marchio globale. Il Milan è ancora uno dei cinque più grandi club al mondo per seguito. Il Milan deve tornare ad essere protagonista non solo nel calcio italiano, ma anche in Europa e nel mondo. Questo significa partecipare attivamente alle discussioni che si stanno svolgendo per lo sviluppo del calcio europeo, sedendoci al tavolo. Tutte queste cose, lavorando insieme, produrranno i risultati che vogliamo vedere. Il club ha attraversato un periodo difficile negli ultimi anni chiaramente, ma il marchio è ancora immensamente forte. Tutte le fondamenta sono ancora lì e sono pronte per la nuova fase di crescita".

    ANTONELLO - Anche l'amministratore delegato dell'Inter Alessandro Antonello condivide le idee di Gazidis: "Lasciatemi dire che c’è sicuramente un attaccamento emotivo all’attuale San Siro. È un'icona e si può avere un’esperienza di livello durante i 90 minuti di gioco. Tuttavia, ci sono molti problemi. Quando vai in un nuovo stadio nel Regno Unito o negli Stati Uniti, percepisci immediatamente che si ha l'opportunità di arrivare in anticipo nell’area dello stadio, rimanere due o tre ore prima della partita, passare del tempo con amici e familiari. Ci si può fermare anche dopo la partita. È un’esperienza che non si limita solo ai 90 minuti di gioco, è diversa. San Siro non offre questa possibilità. Questo è un progetto strategico per i proprietari. Fa parte della nostra strategia a lungo termine e quindi c’è pieno impegno da parte degli azionisti per finalizzare il progetto per il club, ma anche per la città. Sicuramente, avere un nuovo stadio in una città in forte espansione e che in generale è diventata attraente in Europa, è un elemento che i giocatori prenderanno in considerazione. Capiranno che siamo uno dei migliori club del mondo. Vogliamo tornare ai vertici del calcio europeo e un nuovo stadio è un elemento chiave che fa parte della nostra strategia e che può generare maggiori entrate, che possono poi essere investite in nuovi giocatori per rafforzare la squadra e vincere trofei".

    SCARONI - Chiosa Paolo Scaroni, presidente del Milan: "Penso che un nuovo stadio sia l’unico modo con cui la nostra società può tornare a sfidare ancora una volta i top club a livello europeo, squadre del calibro di Liverpool, Real Madrid e Bayern Monaco. Questi club guadagnano oltre 100 milioni di euro di entrate dal loro stadio, Milan e Inter ne guadagnano 34. Come puoi competere in un mondo in cui abbiamo il fair play finanziario se non hai la stessa fonte di entrate? Se avessimo avuto 70 milioni di euro in più dei 34 milioni di euro di entrate da stadio a stagione, moltiplicati per i cinque anni da quando sono al Milan, si otterrebbero 350 milioni di euro di ricavi aggiuntivi. Non so cosa avrebbero potuto fare i proprietari con questi soldi, ma questo è il carburante di cui hai bisogno per migliorare la squadra. Vecchio San Siro? Dal mio punto di vista, quello che mi piace di San Siro è che hai una buona visuale del campo, ma tutto il resto è piuttosto negativo e antiquato. Se la regina viene a vedere il Milan, avremmo solo una stanza adatta a lei".

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