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    Milan, i numeri non mentono: Thiaw è diventato grande con Fonseca

    Milan, i numeri non mentono: Thiaw è diventato grande con Fonseca

    • Daniele Longo
    Un gigante a Madrid. Thiaw si è tatuato sul cuore la vittoria del Milan in casa del Real Madrid, perché arrivata grazie al suo primo gol in maglia rossonera alla presenza numero 60. L’ultima volta aveva segnato nella serie B tedesca con lo Schalke 04 nel marzo 2022. Malick si è reso protagonista di una prestazione semplicemente perfetta al cospetto dell’attaccante più forte al mondo che risponde al nome di Mbappè. D’altronde le statistiche parlano chiaramente: 6 salvataggi. 2 contrasti a terra vinti su 2 tentativi, 3 su 3 sui duelli aerei. 

    DA QUARTA SCELTA A TITOLARE- Testa bassa e pedalare, questo il motto di Thiaw da quando ha preso il via questa stagione agonistica. Nelle gerarchie iniziali il difensore tedesco partiva dietro Tomori, Pavlovic e Gabbia. Una quarta scelta di grande livello, ma pur sempre una quarta scelta. Come ha fatto Malick a conquistare Fonseca? Con la professionalità e il duro lavoro quotidiano che lo hanno portato anche a migliorare tanto dal punto di vista tecnico. Non è un caso che il tecnico portoghese abbia evidenziato di come Thiaw migliori la costruzione del basso: contro il Real Madrid ha totalizzato l’87% alla voce precisione nei passaggi. 

    PAZIENZA  - La pazienza è l'abilità di aspettare. Aspettare che le cose accadano al momento giusto. Malick è stato bravo a non farsi sopraffare dalle aspettative che su di lui sono sempre state alte da parte sia del club che dai tifosi. Dalle difficoltà palesate soprattutto nel finale della scorsa stagione a un ruolo da titolare il passo è stato breve. Anzi, il percorso ha portato a un miglioramento globale nel momento giusto. 

    SCELTA GIUSTA- Con Pioli confermato in panchina, probabilmente oggi saremmo stati qui a commentare Thiaw con la maglia del Newcastle, società che ha provato concretamente a prenderlo la scorsa estate prima di abdicare per volontà dello stesso difensore tedesco. Malick voleva giocarsi una nuova chance con Fonseca e uno stile di gioco più vicino alle sue caratteristiche tecniche e fisiche. E ha avuto ragione su tutta la linea con il premio che è arrivato nel momento giusto: una notte da sogno (con gol) nello stadio dei campioni d’Europa in carica.

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