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  • Milan, il Real Madrid è la conferma: non solo Camarda, sta formando talenti internazionali

    Milan, il Real Madrid è la conferma: non solo Camarda, sta formando talenti internazionali

    • Emanuele Tramacere
    I risultati a livello giovanile non contano, ciò che più conta è da sempre il percorso, ma più questo si protrae nel tempo e più i vantaggi aumentano per i ragazzi che lo percorrono. Il Milan Primavera allenato da Ignazio Abate è approdato oggi alla seconda final four consecutiva di Youth League battendo ai quarti di finale il Real Madrid ai calci di rigore. Ma il risultato come detto, va oltre il concetto che c'è alle spalle, perchè oggi più che mai è la riprova che il lavoro fatto sui ragazzi classe 2004, 2005 e 2006 funziona e funzionerà a prescindere dai nomi più o meno chiacchierati che ne fanno parte.

    NON SOLO CAMARDA - È chiaro che di Francesco Camarda stiamo già sentendo ampiamente parlare e ne sentiremo ancora parlare in futuro (nonostante oggi sia stato fra i peggiori in campo e forse anche questo dovrebbe farci riflettere), ma l'attaccante classe 2008 non è l'unico nome di questo gruppo che arriverà. Il portiere Raveyre, il capitano Kevin Zeroli, gli esterni Scotti e Sia, ma anche Simic e Bartesaghi già visti in prima squadra sono solo alcuni dei nomi destinati a fare il salto. 

    CONFRONTO E CRESCITA  - Va detto, in campionato il Milan non sta ottenendo gli stessi risultati, ma gli exploit in Youth League sono più formativi di tanti scontri diretti persi su suolo italiano. E qui si torna al discorso del percorso, perché il risultato non conta, ma quello che conta è il bagaglio di esperienza che questi ragazzi si stanno costruendo di giornata in giornata. Confrontarsi con altre culture, con altre modalità di approccio al mondo del pallone, con ragazzi che spesso possono essere addirittura più pronti a livello fisico e mentale dei nostri è un valore aggiunto unico.

    TALENTI INTERNAZIONALI - 
    E se a questo aggiungiamo che il Milan è pronta a far partire il progetto seconda squadra il discorso di "sviluppo" di questi ragazzi si completa. L'anno scorso il Milan perse in semifinale, quest'anno se la giocherà con ancor più consapevolezza con qualche ragazzo che già un anno fa era in campo contro l'Hajduk Spalato. Ma la certezza, questa sì l'abbiamo noi, è che il Milan sta formando talenti sempre più internazionali, con più possibilità sempre più concreta di arrivare per davvero a coronare i propri sogni. Chi in Serie A, chi in serie minori, chi magari all'estero perché no, ma comunuqe arrivando. Del resto il calcio giovanile a questi livelli è solo a questo che dovrebbe servire.

    @TramacEma

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