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  • Milan, Leao non vale i soldi che chiede: ora è lui che rincorre Maldini

    Milan, Leao non vale i soldi che chiede: ora è lui che rincorre Maldini

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    C’è una sola ragione per la quale l’attaccante del Milan, Rafael Leao, dovrebbe o potrebbe prolungare il suo contratto fino al 2025. E cioè che la società rossonera lo vendesse comunque a giugno. Il problema è che al momento i top club non lo hanno ancora richiesto come, invece, era successo in passato e segnatamente con il Chelsea. L’attuale stallo spinge dunque lo stesso Leao a mandare messaggi o indicazioni per il rinnovo in rossonero anche se le condizioni proposte non sono accettabili dal Milan. Intanto perché c’è una penale da pagare allo Sporting di 16,5 milioni e poi perché il calciatore pretende sette milioni netti. Le parti, dunque, si stanno rovesciando. Se prima era Maldini a rincorrere Leao, adesso è vero il contrario.

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    Tuttavia Leao può tornare ad interessare al Milan sia se abbassa le pretese (e si trova un accordo sulla penale), sia, e soprattutto, se torna a giocare come nella prima parte della stagione o come l’anno passato. Obiettivo che dovrebbe avere lui stesso per aumentare le speranze del Milan di finire tra le prime quattro e, chissà, fors’anche di superare il quarto di finale con il Napoli in Champions League. Non accade, ma perché accada Leao dovrebbe tornare a essere protagonista. E se non protagonista, che rientrasse almeno dentro il gioco di una squadra ormai inabissata dall’oscuramento di uno dei suoi calciatori migliori. Però i migliori hanno continuità, non ostentano indolenza, si sacrificano per i compagni, non cercare la porta in modo improbabile, lottano anche per un fallo laterale. Leao non è e non fa ancora tutto questo. Perciò non vale i soldi che chiede.

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