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  • Milan, Gattuso: 'Non sono morto. Higuain sia meno nervoso, ecco le condizioni di Kessie e Calhanoglu'

    Milan, Gattuso: 'Non sono morto. Higuain sia meno nervoso, ecco le condizioni di Kessie e Calhanoglu'

    • Daniele Longo, inviato a Milanello
    Una crisi inaspettata ma molto dolorosa. Il Milan ha fallito due appuntamenti importanti nell'ultima settimana contro l'Inter e il Betis Siviglia, mettendo in discussione la posizione del suo allenatore. Domani contro la Sampdoria per i rossoneri è fondamentale tornare al successo, per la classifica e per Rino Gattuso che ha preso la parola nella consueta conferenza stampa della vigilia. 

    SULLA SFIDA ALLA SAMPDORIA: 'Prende pochi gol, giocano molto bene di reparto in difesa. Dobbiamo essere bravi a metterli in difficoltà, a tenerli là. Sono una squadra organizzata, allenata da un grandissimo allenatore. Ci sarà da fare una grande fatica'.

    SUI COMPLIMENTI RICEVUTI DA GIAMPAOLO: 'Veniamo da due partite che sono state due legnate, ma non siamo morti. Io non sono spento e morto, quando arrivano le sconfitte mi brucia. So quello che ancora posso dare per questa squadra, per questa società. Quando fai una partita come l'ultima, dove non ti riesce nulla, sei preso dalla sconforto. Penso che questa squadra può fare molto di più quello che sta facendo'.

    SULLE DUE PUNTE: 'Vediamo, abbiamo provato la difesa a tre, le due punte. Il 3-5-2, il 4-4-2, il 4-3-3: abbiamo provato diverse cose'.

    SE HA TROVATO LA CHIAVE: 'Anche prima si remava tutti nella stessa direzione. Poi ci sono gli avversari, si tocca con mano che le prestazioni sono state negative. La fiducia e la tranquillità ce le hanno sempre date. Prima della partita abbiamo parlato con Gordon Singer, ieri con Leonardo e Maldini che sono spesso qui. Dobbiamo mettere da parte gli alibi e assumersi le responsabilità. Io non voglio difendere i giocatori, bisogna fare qualcosa in più. E' un momento che non sta andando bene, ho usato la parola bussola perché sono un uomo di mare. Anche senza bussola so attraccare la nave'.

    SUI TROPPI COMPLIMENTI CHE SONO DETERRENTI: 'Io non voglio paragonarci all'Inter, però guardate la classifica e dove erano prima del 27 dicembre l'anno scorso. Dopo il derby perso in coppa Italia hanno fatto fatica.  Questo non deve essere un alibi, se domani dovessimo vincere e nel recupero con il Genoa saremmo a tre punti dalla zona Champions. I fischi fanno parte del nostro lavoro, voglio più veemenza e voglia'.

    SU COSA MANCA: 'In questo momento dobbiamo divertirci e a tratti lo abbiamo fatto negli ultimi mesi. Ora non lo stiamo più facendo, soffriamo gli avversari e serve ritrovare quella gioia di giocare, di far girare la palla, di rincorrere gli avversari. Ritroviamo tutto questo'.

    SUI MOTIVI DELLA SCONFITTA: 'Remiamo tutti insieme nella stessa direzione da sempre, ma ci sono gli avversari e ci sono alcune prestazioni negative. Questi ragazzi devono capire che la società ha sempre dato fiducia, anche prima della partita avevo parlato con Gordon Singer e ieri con Leonardo e Maldini. Sono sempre presenti, sono sempre con noi e con i ragazzi. Dobbiamo solo lavorare perché quello che stiamo facendo non basta, non possiamo mollare ad ottobre altrimenti diventa ancora più difficile. Via gli alibi e prendiamoci le responsabilità, io non difendo nessuno ma serve che tutti facciano qualcosa in più. Se troviamo sempre una scusa, non si va da nessuna parte'.

    SULLA SOLUZIONE AI PROBLEMI: 'Domani voglio vedere 23 leoni, senza tattica anche, ma voglio senso di appartenenza e desiderio di vincere. Posso mettere da parte tutto quello in cui credo tatticamente, deve essere un Milan disposto a tutto per vincere. Non mi interessa di nulla, voglio vedere 23 cani rabbiosi con voglia di riscatto'.

    SUL SENSO DI IMPOTENZA: 'Non è così, la partita ci ha detto che il Betis ci ha distrutto sulla qualità di gioco, su come tenevano il campo. Questo mi ha fatto stare male ma non vuole dire che sono abbattuto, credo in questa squadra. Certe volte non riesco a fare i sorrisini, la mia faccia come la vedete, la scrivete. Ci possiamo riprendere e rifare il cammino, ci credo'.

    SULLA RICERCA DELLA VERTICALIZZAZIONE: 'In questo momento, se domani avremo anche Patrick in campo, avremo la possibilità di avere più palloni lunghi. A Gonzalo invece piace più avere la palla sui piedi e giocare'.

    SU HIGUAIN: 'Quando una squadra non funziona, è normale che vengono fuori le prestazioni che sta facendo Higuain. E' tutta la squadra che deve metterlo nelle condizioni. Sono dal punto di vista del nervosismo è vero, mi aspetto un atteggiamento diverso. Meno braccia alzate e più incitamenti ai compagni. Deve essere meno nervoso, deve perdere meno energie perché è un leader all'interno dello spogliatoio. Scherza con tutti, è una guida per tutti i sudamericani dello spogliatoio'.

    SUGLI INFORTUNATI: 'Kessie e Calhanoglu non erano in panchina giovedì perché stanno male. Franck ha un problema al collaterale, prima del derby aveva un problema alla caviglia. Calhanoglu ha preso un pestone al derby e non riusciva a mettersi le scarpe. Oggi proviamo'.

    SU CALDARA: 'Quando penso che starà bene giocherà, adesso viene da un infortunio. L'altro giorno non mi sembrava una partita per dargli minutaggio, spero di darli la possibilità di dimostrare il suo valore'.

    SE VUOLE VEDERE UNA SQUADRA ALLA CUTRONE: 'Si, è così. Ho ancora la pressione che ha messo su tutti, voglio vedere la sua voglia e quello spirito. Ma non basta, servirà anche della qualità'.

    SU BAKAYOKO: 'Ha recuperato 4-5 palle giovedì, anche se poi la pecca è che le ha riconsegnate agli avversari. Attraversa un momento di difficoltà, bisogna stargli vicino, capire i suoi problemi. La partita contro il Betis non fa testo, sono andati male tutti, a parte Cutrone ed in parte Castillejo, che ha fatto un po’ di confusione. Ma in questo momento va bene tutto, dobbiamo ricominciare a dare velocità, ritmo. Siamo piatti a livello di adrenalina, atmosfera. Dobbiamo riportare i tifosi dalla nostra parte, far loro vedere che voglia e cazzimma e poi vedremo'.

    SU LAXALT: 'Ha sempre fatto il quinto di centrocampo. Può fare tutto, è molto veloce e preciso. Può giocare anche lui dall'inizio domani, da terzino'.

     

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