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  • Milan, Maldini: 'Il mio segreto? Guardo al futuro, non al passato. Le finali di Manchester, Istanbul e Atene...'

    Milan, Maldini: 'Il mio segreto? Guardo al futuro, non al passato. Le finali di Manchester, Istanbul e Atene...'

    Dinastia, finali di Champions e futuro. Lunga intervista di Paolo Maldini a UEFA, il direttore tecnico del Milan parte dal forte legame tra la sua famiglia e i rossoneri: "Dal 1954 ad oggi, sono stati pochi gli anni senza un Maldini nel club: prima c'è stato mio padre, poi ci sono stato io e in seguito sono arrivati anche i miei figli".

    DIFESA - "In carriera ho giocato in tutti e quattro i ruoli della difesa. Sono stato sempre ambidestro, ma ho dovuto lavorare per migliorare: in tutte e quattro le posizioni della difesa ho raggiunto dei risultati".

    FINALE DI MANCHESTER - "La cosa bella del Milan è che spesso i ricorsi succedono: siamo stati otto anni senza finali, poi è arrivata quella di Manchester, che è stata forse la nostra peggior partita. In quella Champions, abbiamo disputato in tutto 19 partite, e io le ho giocate tutte".

    ISTANBUL - "È stata la più difficile tra le finali che ho giocato. Ho segnato il gol più veloce delle finali di Champions, ma il calcio è imprevedibile, nulla è scontato. Ha lasciato una segno importante quella partita, eravamo favoriti, abbiamo giocato meglio e abbiamo sempre tenuto noi in mano il gioco. Sono cose dolorose, ma quando le accetti poi è più facile avere un'altra occasione".

    ATENE 2007 - "Ricordo poco di quella partita: l'inizio, i gol di Inzaghi, la fine e un po' della festa. Quando mi sono operato, tre giorni dopo la finale, ogni volta che mi svegliavo mi chiedevo come sarebbe andata la gara: dopo qualche secondo di panico, mi ricordavo però che avevamo vinto e mi potevo riaddormentare tranquillo".

    MILAN - "Il mio rapporto con i rossoneri è nato nel 1978 e non si è ancora chiuso. Dagli anni Cinquanta la famiglia Maldini fa parte di questo club e questo vuol dire tanto".

    SEGRETI - "Il mio segreto? La voglia di migliorarsi e non guardarsi alle spalle, non mi piace guardare quello che ho fatto ma guardo sempre al futuro. È questo il segreto, anche del Milan".

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