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  • Milan piccolo con le grandi: zero punti con le prime cinque. E la difesa è un incubo nel finale

    Milan piccolo con le grandi: zero punti con le prime cinque. E la difesa è un incubo nel finale

    • Federico Albrizio
    Le tre vittorie consecutive contro Cagliari, Udinese e Brescia sembravano aver dato un nuovo volto alla stagione del Milan, ma in una settimana il Diavolo è sprofondato nuovamente all'inferno. Il pari con il Verona aveva fatto intravedere le prime crepe, il derby e il modo in cui è maturata la sconfitta contro l'Inter sono uno schiaffo all'autostima dei rossoneri e consolidano uno dei trend più negativi della stagione: un Milan sempre piccolo contro le grandi di questa Serie A.

    ZERO PUNTI - Non è bastato infatti alla squadra di Pioli un primo tempo di altissimo livello, chiuso avanti 2-0, per sfatare il tabù derby, con la clamorosa rimonta subita nella ripresa è arrivata un altro ko, l'ennesimo contro prime della classe. I numeri infatti sono impietosi e condannano il Milan: sono zero i punti conquistati contro le prime cinque della classifica, zero sui 18 possibili. Inter andata e ritorno, Juventus, Lazio, Atalanta e ancora Roma, nessuna vittoria o pareggio in sei partite (cinque con Pioli in panchina, derby d'andata con Giampaolo), un dato che di per sé lascia intendere come le ambizioni a un posto in Champions League siano ormai remote. Solo una magra consolazione i 13 punti conquistati contro Verona, Bologna, Cagliari e Parma che con i rossoneri e il Napoli sono in lotta per un posto in Europa League.

    DIFESA, FINALI HORROR - Non bastasse quello sui punti, un altro dato allarma ulteriormente il mondo rossonero: la difesa si scioglie spesso e volentieri nei finali di gara. Con le reti di De Vrij e Lukaku, rispettivamente terza e quarta rete realizzate dall'Inter nel derby di ritorno, sale a 14 il numero di gol concessi dal Milan negli ultimi 20' di gioco: da Becao alla prima giornata al gigante nerazzurro, passando per Belotti, Calderoni, Correa, Dybala e le sberle di Ilicic e Muriel nella manita dell'Atalanta, una lunga striscia che mette il Diavolo al terzo posto in questa poco invidiabile classifica, al pari di Genoa e Cagliari (peggio hanno fatto solo Torino, 16, e Brescia, 15). Numeri che inchiodano il Milan, cui non è bastato Ibrahimovic per dare una svolta definitiva alla stagione: difesa e mal da big, due nodi da risolvere per non rischiare di compromettere la corsa a un posto in Europa.

    @Albri_Fede90

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