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Stefano Pioli è il grande sconfitto del derby di Milano. I giocatori non lo seguono più e il tecnico emiliano ha deciso, con la formazione iniziale, che il primo grande obiettivo doveva essere quello di evitare una goleada. Si è consegnato agli avversari senza provare a giocarsela, rinnegando una identità che lo aveva portato a vincere lo scudetto. Un atteggiamento inammissibile per una squadra che deve difensore con orgoglio il tricolore cucito sul petto. Perché chi pratica sport ad alti livelli contempla la sconfitta ma, al contempo, non accetta la resa senza lotta. 

TRADITO DAI BIG - La doppia esclusione di Leão non può avere una spiegazione tecnica perché il portoghese, seppur a strappi, anche stasera ha dimostrato di essere l’unico in grado di determinare con coraggio e forza fisica. La sensazione è che Pioli stia vivendo un momento difficile anche nella gestione del suo gruppo considerando anche la scarsa voglia di lottare di alcuni leader come Theo Hernandez. Ora per il tecnico emiliano non c’è più tempo: o svolta o addio zona Champions. L’identità, purtroppo, l’ha persa da tempo.

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