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  • Milan, Pioli: ‘Quando parte la mia canzone perdo il controllo. Dopo il gol di Giroud ho fatto un voto, ecco quale’

    Milan, Pioli: ‘Quando parte la mia canzone perdo il controllo. Dopo il gol di Giroud ho fatto un voto, ecco quale’

    • Redazione CM
    Stefano Pioli ha raccontato, durante programma I re del calcio andato in onda su Italia 1, i retroscena dei successi del Milan nello scorso campionato e nei gironi di Champions di questa stagione. “Siamo arrivati a questa vittoria prestigiosa in anticipo rispetto ai tempi perché quando investi sui giovani ti aspetti adi tornare a vincere un po’ più lontano”.

    IN COSA E’ CAMBIATO – “Sicuramente sono cambiato ma questo fa parte della crescita professionale e umana si qualsiasi professionista. Continuo a pensare che soprattutto le esperienze negative mi hanno permesso di migliorare. Sono cresciuto in tante cose e soprattutto le 3 cose che ritengo più importanti: soluzioni tattiche, rapporto coi giocatori e comunicazione verso l’esterno”.

    ANCELOTTI – “Carlo è un top in tutto. Ha allenato e migliorato grandi giocatori. Ha stile, classe, intelligenza. È un punto di riferimento”.

    LA CORSA DOPO IL GOL DI GIROUD – “Rivedendola mi sembro un po’ Mazzone, il passo più o meno è quello. Siamo partiti per vincere, perché l’anno precedente siano arrivati secondi e volevamo migliorare. Potevamo andare a -10 perdendo quel derby, invece vincendo abbiamo capito che era n momento importante di quella stagione”.

    LA SFIDA CON CONTE – “Sarà un appuntamento molto stimolante. Era tanto che il Milan non arrivava agli ottavi di finale e poi affrontiamo una grande squadra con un grande allenatore”.

    IL VOTO –Per un mese dopo il gol di Giroud non ho toccato un sigaro. È stato difficile perché ne fumo due al giorno ed è un momento che mi rilassa. Però ne è valsa la pena”.

    CON INZAGHI ALLA LAZIO – “Sempre un buonissimo rapporto di grande collaborazione, poi è chiaro che le nostre strade si sono separate e ci siamo affrontati tante volte sempre con grande rispetto reciproco”.

    CHI NON CI CREDEVA – “Ci siamo sempre disinteressati da quello che dicevano fuori. Dobbiamo ringraziare chi non credeva in noi perché questo ci ha aiutato a e raggiungere l’obiettivo”.

    GLI AUGURI DI ZHANG – “Steven Zhang mi ha mandato un messaggio di complimenti dopo la vittoria. Ha sempre avuto un modo molto rispettoso di porsi e mi ha scritto ‘Complimenti mister perché te lo sei meritato’”.

    PIOLI’S ON FIRE – “È una cosa difficile da descrivere. Soprattutto quando i nostri tifosi lo intonano a San Siro vivo delle emozioni fortissime e faccio fatica a stare calmo e controllare le mie reazioni. La cosa ancora più belle è che è partita dai miei giocatori e li vedo contenti quando i tifosi la cantano ed è una cosa che ci lega. Quest’estate a ogni matrimonio, compleanno, ogni festa mi mandavano filmati”.

    IL GOL DI RADU – “Ero a cena con Maldini e Massara e no stavamo guardando la partita. abbiamo anche staccato i telefonini. È vero che è stato un episodio importante ma noi abbiamo comunque dovuto fare 86 punti e nessun altro ci è riuscito”.

    I FESTEGGIAMENTI SCUDETTO – “Credo di aver fatto tutto. In quel giorno e quello successivo mi sono goduto il momento, fra di noi, con parenti e amici e con tutti i tifosi che ci hanno regalato una giornata indimenticabile. Ho assaporato al meglio quando sono tornato a cada con mio figlio, ci siamo fumati un sigaro sul balcone e ho capito quello che abbiamo fatto vedendo i tifosi con le bandiere che passavano dotto di noi”.

    IL RICORDO DEL PAPA’ – “È stata la prima persona a cui ho pensato perché mi sono sempre sentito protetto da lui. Mi ha sempre seguito con discrezione e positività e si sarebbe meritato di viverla assieme a noi a questa sensazione”.

    SE NON FOSSE DIVENTATO CALCIATORE – “Mio papà ha fatto un sacco di lavori. Mia mamma lavorava ma mio papà quando si sono sposati le ha detto ‘tu stai a casa coi figli’. Se non fossi diventato calciatore avrei fatto il postino. Credo sia un lavoro che mi poteva soddisfare perché è un lavoro a contatto con la gente, soprattutto in una città di provincia come Parma”.

    IL FIGLIO – “Il suo è stato un ingresso preparato e non esposto subito in prima persona. Chi lo conosce apprezza le sue qualità, sta facendo il suo percorso per poi un domani seguire la sua strada”.

    LA RINCORSA SCUDETTO - “Bisogna pensare che si può ancora vincere. poi è ovvio che se il Napoli continuasse con questo ritmo e facesse 100 punti coi sarebbe solo da fare loro i complimenti”.

    LA CORONA – “L’anno prossimo vinco ancora? Speriamo. Noi siamo qui con grande ambizione, nessuna intenzione di arrenderci e grande determinazione per provare a rimetterci in testa questa corona”.
     

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