Milan-Ibrahimovic, è addio: così San Siro si prepara a salutarlo col Verona

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Domani sera, allo stadio San Siro, si disputerà Milan-Verona, match non solo decisivo per i gialloblù per centrare la salvezza ma anche per il popolo rossonero, pronto a salutare il proprio condottiero: Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, che ha fatto quasi di tutto per essere disponibile nel match con gli scaligeri, ha dovuto alla fine rinunciare: sarà sì a bordocampo, ma inutilizzabile. Così come accade dallo scorso 18 marzo in occasione di Udinese-Milan (3-1 il finale): lo svedese segnò su un rigore ripetuto dopo un iniziale errore. L'INIZIATIVA - Da lì zero presenze ed una sola convocazione in occasione di Milan-Lecce: l'ex Juve e Barcellona però, non scese in campo a causa di un fastidio al polpaccio sentito durante il riscaldamento. Il popolo rossonero però, non lo ha affatto dimenticato, e così domenica sera lo omaggerà a dovere. Ma non è tutto: lo stesso club di Via Aldo Rossi posizionerà sui cartelloni pubblicitari la scritta “GODbye Zlatan”, con tanto di gioco di parole. Sono previste anche ulteriori iniziative.
LA NOTA DEL CLUB - "Domani sera, al termine dell'ultima gara di campionato prevista alle 21 a San Siro, il Milan saluterà Zlatan Ibrahimovic con una breve cerimonia che coinvolgerà tutto il pubblico. AC Milan intende così ringraziare Zlatan per questi magnifici anni vissuti insieme".
IL CONFRONTO - Di Zlatan ha parlato anche Stefano Pioli nella conferenza della vigilia: "Non è in condizione di scendere in campo col Verona purtroppo, anche se ci abbiamo provato. Io e Zlatan abbiamo parlato in questi giorni, sono cose che devono rimanere tra noi". Nella stagione che andrà a concludersi, Ibrahimovic ha fatto registrare solo 4 presenze, tutte in Serie A, con una sola rete. La certezza però, è che l'attaccante non appenderà gli scarpini al chiodo: c'è l'ipotesi Monza ancora in Serie A, oppure la possibilità di un suo approdo in un campionato estero minore.
Sono d'accordo. Io sono interista e l'ho amato negli anni dell'Inter. Poi ha deciso che voleva la Champions ed é andato al Barcellona. Peccato che poi quell'anno abbiamo fatto il triplete con Champions inclusa e così gli rimarrà il rammarico nella sua carriera di non aver mai vinto una Champions, pur avendo giocato con Inter, Milan, Juve e Barca. L'anno scorso avrebbe dovuto appendere le scarpette al chiodo da vincente del campionato e invece no, trasciniamoci un altro anno di carriera con 4 presenze e 1 gol su rigore, dopodiché solo infortuni. E nonostante tutto , oggi potrebbe non essere la sua ultima partita (da non giocatore), dicendo che potrebbe andare al Monza o in qualche altro campionato minore. Quindi grande carriera iniziale ma scelte e finale di carriera ridicoli.
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