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  • Milan, sconfitta meritata e figlia degli errori di Pioli e Maldini

    Milan, sconfitta meritata e figlia degli errori di Pioli e Maldini

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    Uno dei punti più bassi nella stagione del Milan, che pure di partite brutte quest’anno ne ha giocate parecchie. Vince dominando lo Spezia, che torna al successo a 2 mesi dall’ultima volta, guarda caso contro l’Inter. Di certo, Pioli paga il momento e le assenze, il morale a terra dopo l’andata del derby e la preoccupazione di giocare pensando al ritorno, però in conto va messa anche la gestione clamorosamente sbagliata delle rotazioni, che gli ha fatto perdere punti preziosi e magari anche qualche giocatore (contro la Lazio ha schierato 10 degli 11 andati poi in campo contro l’Inter).

    In più, la sua coperta è più corta di quella di altri, per il mercato sbagliato da Maldini e Massara e per l’ostracismo che lui ha dimostrato verso più di un giocatore. I 20 minuti finali di Adli a Spezia rasentano il ridicolo, anzi lo oltrepassano. E così le mille panchine di De Ketelaere e Vrancks. Nelle sue scelte, la sua condanna agli acquisti di Maldini è molto più netta delle nostre critiche.

    Il quarto posto resta lontano e se il Milan giocherà la prossima Champions, se la giocherà, sarà solo perché i tribunali puniranno la Juventus. Oggi il Milan sembra stanco, sfilacciato quest’anno lo è stato spesso, con rare eccezioni di cui oggi s’è ovviamente persa la memoria. In campionato, dopo avere vinto a Napoli, il Milan ha messo insieme 10 punti in 7 partite, vincendone solo 2. La squadra è stanca e la vittoria con la Lazio è stata un’illusione, basta guardare cosa ha fatto Sarri prima e dopo quella partita. È stata una stagione lunga e particolare, la stanchezza è di tutti e così gl’infortuni. Sono spiegazioni, non alibi. Perché sono di tutti e semmai sono stati fortunati e bravi quelli, come l’Inter, che sono arrivati al rettilineo finale col serbatoio pieno.

    A Spezia il Milan ha giocato un tempo passeggiando, il primo, cogliendo un palo con Tonali ma mostrandosi remissivo e incapace di aggredire un avversario che si sta giocando la vita e che nel secondo tempo ha capito che poteva e doveva osare di più. Detto fatto e il Milan è andato subito in ginocchio, preso sostanzialmente a pallonate senza rendersi mai o quasi pericoloso, di certo senza mai dare l’impressione di poter pareggiare. Doppio primo gol in Serie A del difensore polacco Wisniewski e dell’ex interista Salvatore Esposito, entrambi arrivati a gennaio. Vantaggio su bella dormita della difesa piazzata a zona mista sull’angolo avversario (Pioli cambia spesso, generando confusione tra i suoi giocatori) e raddoppio nel finale con punizione forte e precisa. Nel mezzo, Maignan fa almeno 2 parate importanti, Dragowski nessuna.

    Semplici ha cambiato lo Spezia, giocando per la prima volta col 3-5-2, copiando l’Inter, anche se con interpreti di differente lignaggio. Basta questo per mandare il Milan in crisi? Probabilmente no, ma ancora una volta Pioli non ha trovato le misure adatte per contrastare il centrocampo avversario, nonostante qualche spunto di Tonali e Brahim e la buona volontà di Pobega e Saelemaekers, solo quella però.

    La rimonta nel derby è difficile, per la squadra di Spezia sarebbe impossibile. Ma se ci sarà davvero Leao, e se sarà quello vero, il Milan può provare a sfidare la logica. Poi, però, per favore, nessuno dica che Pioli ha trovato la chiave.
    @GianniVisnadi

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